Giù i mutui, ma si compra con i prestiti

In città il credito al consumo aumenta del 9,5 per cento. Acquisto degli immobili: indicatori in discesa. I dati della Camera di Commercio

Soldi (foto di repertorio)

Soldi (foto di repertorio)

Firenze, 28 gennaio 2020 - I fiorentini ricorrono sempre di più al credito al consumo, ma meno ai mutui, che calano. E’ quanto emerge dal report dell’ufficio studi della Camera di commercio, che fotografa la situazione dei prestiti a famiglie e imprese nell’ultimo trimestre 2019. In generale, i prestiti alle famiglie aumentano di quasi il 4 per cento, un dato spinto su territorio positivo dal credito al consumo, che sale del 9,5 per cento. Se ne fa ricorso per l’acquisto di beni durevoli, come autoveicoli e motocicli, ma anche per l’acquisto di beni e servizi del settore arredo, elettronica di consumo, elettrodomestici. Non manca il ricorso ai finanziamenti per acquisti legati alla domotica, come ad esempio impianti e arredi ad elevata efficienza energetica ed a basso impatto ambientale. Sono invece negativi tutti e tre gli indicatori legati all’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie: la variazione tendenziale per i nuovi contratti di mutuo è del -12%, scendono di quasi il 35% le surroghe e del 26,9% le sostituzioni. Tutto ciò avviene in un contesto comunque positivo per quanto riguarda i tassi di interesse, ancora a livelli bassi. A pesare, è l’attuale clima di incertezza che, si legge sul report dell’ufficio statistica e studi della Camera di commercio , "ha portato famiglie e operatori a tenere una condotta orientata su un alto livello di cautela nell’assunzione di impegni a lungo periodo". Calano anche i finanziamenti alle imprese, che scendono ulteriormente nell’ultimo trimestre 2019, passando da -2,7 % a -3,4%. La flessione si spiega con l’accentuato calo del comparto terziario (-5,6%) e delle attività edili (-3,2%), mentre reggono meglio i prestiti al settore manifatturiero, che scendono dello 0,8%. Complessivamente, lo stock al terzo trimestre 2019 dei prestiti alle imprese è di circa 15.528 milioni di euro. Se si considera l’aspetto dimensionale delle imprese, scendono del 2,4 % i prestiti concessi alle aziende medio-grandi e del 3,7% a quelle medio-piccole, mentre il credito alle famiglie produttrici scende solo dello 0,4%. Continua a soffrire l’artigianato, con l’erogazione dei finanziamenti che scende del 2,2%. mo.pi.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro