Giani a Firenze fa il pieno con oltre il 60%. FdI raddoppia i voti, male Sinistra e Lega

Anche i 5 Stelle dimezzano i consensi di un anno fa. Italia Viva deludente: i renziani non raggiungono la soglia del 7%

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Firenze, 23 settembre 2020 - L’alba del giorno dopo è ancora più rosea per il vincitore di queste Regionali, il neo governatore Eugenio Giani. I risultati consolidati possono essere ora essere letti con tutto il loro, dirompente, valore. A Firenze Giani ha stravinto collezionando ben 109.025 preferenze. Le sei liste che lo hanno sostenuto gli hanno portato in dote appena 89.425 voti. E se la matematica non è un’opinione vuol dire che ben 19.600 fiorentini hanno deciso di votare solo per lui. E’ più o meno il doppio delle preferenze che cinque anni fa lo avevano incoronato all’interno delle liste del Pd, presidente del consiglio regionale. Un successo senza precedenti e la riprova che la coalizione di centrosinistra, che pure nelle ultime settimane non gli ha risparmiato strali e timori accusandolo di essere un "candidato debole", non poteva in realtà scegliere campione migliore. Non è un caso se Enrico Rossi in gara per il suo secondo mandato, nel 2015, a Firenze ha avuto ’solo’ il 50,87% dei voti (66.060 in valore assoluto), cioè dieci punti in meno di quelli odierni di Giani che ha invece superato il 60 per cento.

Numeri che mettono ora il governatore in una posizione di forza. Non è un caso se dal Pd la valutazione ricorrente è: ha vinto la squadra. Ieri la segretaria regionale Simona Bonafè ha rimarcato: "Il Pd ha fatto un ottimo risultato e Giani dovrà ora tenerne conto nel formare la sua squadra di governo".

Ma il dato incontestabile è che il ’debole’ Giani ha da un lato stoppato le pretese di Italia Viva sui moderati, mettendo comunque in squadra una lista civica che, con il suo nome nel simbolo, ha raccolto a Firenze il 5 per cento dei consensi, e dall’altro ha ridimensionato drasticamente il pericolo della deriva a sinistra costruendo pazientemente una lista a sinistra (Sinistra civica ecologista) che ha distrutto le pretese di Tommaso Fattori e della sua Toscana a Sinistra. Fattori aveva due consiglieri nella sala del Pegaso. Non sarà presente nella prossima legislatura.

Ieri dal santuario di Montenero Giani ha ribadito: "Non ho padrini, l’ho detto in modo molto costruttivo e con grande affetto per tutti. La guida della Toscana non è affidata a logiche di partito o tra i partiti, io devo essere il presidente dei toscani. È giusto che non mi si identifichi con una corrente o una leadership. Ho dietro di me l’esperienza di un percorso politico fatto ragionando col mio cervello".

La start up Italia Viva incassa a Firenze il 6,7 uno dei risultati più alti e prova a giocare la carta del ’se’. Senza la lista Orgoglio Toscano le due cifre sarebbero state certe.

Non va bene nemmeno ai Cinque stelle che a Firenze eleggono un solo consigliere, la new entry Silvia Noferi. L’uscente Quartini non ce la fa.

Sul fronte opposto il centrodestra è ora costretto a leccarsi le ferite. Il capitano Salvini continua a ripetere che "vorrebbe sempre perdere così" ma il dato di fatto è che non solo la spallata al centrosinistra (data per certa alla vigilia) non c’è stata, ma alla fine la candidata Susanna Ceccardi a Firenze non ha dato una buona prova. Il suo nome ha avuto appena 5mila voti in più della quattro liste che la sostenevano.

Va detto che, sulla scena fiorentina e non solo, cambiano gli equilibri interni alle forze di opposizione. Il tracollo di Forza Italia è pesante. A Firenze si ferma al 4,2 per cento. Solo in 6.699 hanno dato il voto di preferenza sul simbolo che, oltre a Forza Italia, raccoglieva anche le forze dell’Udc. Decisamente diversa la posizione di Fratelli d’Italia che ha raddoppiato i suoi voti rispetto alle auropee del 2019 e li ha quintuplicati rispetto a cinque anni fa. In consiglio Forza Italia avrà un solo consigliere, quel Marco Stella, vicepresidente del consiglio regionale, che, pur rientrando nella corsa azzurra all’ultimo minuto (dopo un lungo periodo di esitazioni), ha totalizzato oltre duemila preferenze.

 

 

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