Commissione d'inchiesta bis sul Forteto, c'è l'ok di tutto il consiglio regionale

"Raccogliere le firme dell'intera assemblea - commenta Mugnai, a capo della prima commissione nella precedente legislatura - non era scontato"

Stefano Mugnai (New Press Photo)

Stefano Mugnai (New Press Photo)

Firenze, 7 luglio 2015 - È stata sottoscritta da tutti i 40 consiglieri regionali del Consiglio toscano la richiesta di istituire una nuova commissione di inchiesta consiliare sulle vicende del Forteto per indagare eventuali responsabilità politiche e istituzionali. I responsabili della comunità, che ospitava anche minori, sono stati condannati recentemente in primo grado per abusi e maltrattamenti. A darne notizia è il capogruppo Fi Stefano Mugnai, che nella precedente legislatura ha presieduto la commissione di inchiesta sul caso Forteto e sull'affidamento dei minori in Toscana. «Raccogliere le firme dell'intera assemblea non era scontato - ha sottolineato -, soprattutto viste le imbarazzate resistenze dimostrate dal Pd, con la rivendicazione della presidenza di una commissione d'inchiesta. Ruolo che la prassi istituzionale consolidata riserva normalmente alle opposizioni».

Mugnai ha spiegato di non rivendicare per sè la presidenza della commissione e ha aggiunto che «comunque un'adesione collettiva rappresenta un risultato politicamente importante a testimonianza di quanto il clima oggi sia cambiato. Si è ormai preso atto in maniera condivisa che ciò che è accaduto all'interno di quella tana degli orchi non può più trovare coperture». Quanto alla analoga richiesta per istituire una commissione di inchiesta a livello parlamentare, Mugnai ha sottolineato di «sentire parlare della possibilità di un rinvio di una settimana sul voto. In Toscana, sotto una pressione mediatica, il Pd regionale deve necessariamente cavalcare l'onda e quindi sottoscrivere la richiesta. Mentre a Roma, dove una commissione parlamentare avrebbe poteri molto più incisivi, il Pd tradisce quello che è un proprio retaggio rispetto al Forteto». Il Pd, ha detto ancora, «invece di essere in prima linea per cercare di fare luce su questa vicenda, a livello parlamentare sta cercando di differire la votazione sulla mozione. Un'altra occasione persa dal Partito Democratico sulla storia del Forteto».

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