Non poteva che alzarsi dal quartiere fondato settant’anni fa da Giorgio La Pira la voce della preghiera, collettiva ed ecumenica, per invocare il dono della pace, in un periodo, il nostro contrassegnato dai conflitti, alle porte dell’Europa e in Medio Oriente. Ci sarà anche l’arcivescovo, monsignor Gherardo Gambelli, assieme ai rappresentanti di tante altre confessioni religiose e di fondazioni e istituti attenti ad approfondire i temi dell’ecumenismo, all’Invocazione per la pace, questa domenica, dalle 17,30, in piazza dell’Isolotto. Gli interventi, le riflessioni, le testimonianze, i gesti che la caratterizzeranno saranno vari ed esprimeranno, con accenti diversi, la comune volontà di far sì che il dialogo prevalga sulla violenza e che l’ultima parola, nella soluzione delle controversie, ce l’abbiano le armi.
"È ogni giorno più forte - scrivono nell’invito gli organizzatori, i Cristiani insieme per la pace, rete di parrocchie aperte all’incontro - l’esigenza da parte della comunità umana di prendere coscienza del pericolo incombente, che attraverso l’assuefarsi alla sciagurata prospettiva di risolvere i conflitti attraversi l’uso di armi sempre più sofisticate, rischia di portare il mondo verso la catastrofe. Donne e uomini con il dono di una fede non possono non levare forte un’invocazione affinché le loro menti si illuminino ed i loro cuori si scaldino per imporre alle armi di tacere e perché ci si metta a sedere per dirimere i conflitti in ogni parte del mondo dove si combatte. In tanti hanno già manifestato la loro adesione e ogni gruppo, nel pomeriggio di domenica, parteciperà con riflessioni, testimonianze, canti, gesti simbolici".
È una scelta precisa che il momento di preghiera, che avrà come linea guida ideale le parole di padre Ernesto Balducci: "Se vuoi la pace prepara la pace", sia vissuto proprio all’Isolotto, il rione inaugurato nel 1954, quando era sindaco Giorgio La Pira, un uomo che ha speso la vita nell’impegno per i poveri, per costruire ponti e abbattere steccati. Fra i tanti preziosi contributi, ci sarà anche quello del Centro Studenti che porta il nome del Sindaco Santo, attraverso Shaman Alwawi della Siria, che leggerà la sua poesia “Amiamo la vita”.
Chi vuole saperne di più, o anche per aderire all’iniziativa, può scrivere a [email protected]
Duccio Moschella