Firenze, 7 febbraio 2022 - Si rivolgeranno ai carabinieri del Nas con un esposto gli ambientalisti che hanno scoperto una discarica di materiale cimiteriale proprio nei pressi del camposanto di Trespiano, a Firenze, il più grande della città. Una vicenda che ha creato sdegno in città e che ha coinvolto anche le istituzioni.
Dopo la scoperta della discarica il Comune ha avviato delle indagini interne per capire cosa sia accaduto. L'associazione Vivi Verde di Firenze ha portato il caso alla luce. E con i responsabili dell'associazione La Nazione si è recata sul luogo della discarica.
"E' vergognoso - dichiarano gli ambientalisti - Abbiamo promosso un esposto ai carabinieri del Nas. Vogliamo che siano accertate le responsabilità di questo scempio". Nella discarica c'è di tutto: resti di lapidi, di tombe, ossari. "Una situazione intollerabile - dicono ancora gli ambientalisti - Un cittadino anonimo ha fatto la segnalazione. Siamo andati sul posto e non volevamo credere ai nostri occhi". I resti delle tombe, dicono dall'associazione, potrebbero essere lì da almeno una decina di anni vista la vegetazione che nel frattempo è cresciuta sopra i resti. Le tombe risalirebbero agli anni Quaranta del Novecento.
Il Comune: "Sono riesumazioni fatte nel 1972. Non risulta la presenza di resti umani"
"Abbiamo fatto una verifica sui primi nomi individuati durante i sopralluoghi di stamani e si tratterebbe di riesumazioni fatte nel 1972, quindi di sepolture di almeno 60 anni fa. Dai rilievi svolti questa mattina non risulta la presenza di resti umani". Lo spiega l'assessore ai servizi cimiteriali di Firenze, Alessandro Martini. Stamani sono stati fatti diversi sopralluoghi per verificare la situazione. Come spiega Palazzo Vecchio la procedura prevede la riesumazione dopo un minimo di 10 anni dopo aver avvisato i familiari dei defunti. Una volta riesumata la salma, la pietra e il marmo delle tombe se non riutilizzabili vengono stoccati e poi smaltiti secondo uno specifico iter. "Si tratta di un episodio molto spiacevole e lesivo per l'amministrazione e dell'interesse della collettività - ha aggiunto Martini -. Stiamo facendo gli accertamenti del caso per ricostruire la vicenda e individuare i responsabili, ma posso escludere il coinvolgimento dei nostri operatori cimiteriali".