Dalla farmaceutica al ’green’ Carte quasi scoperte sul futuro Gkn

Parzialmente svelati dall’advisor Borgomeo gli interessati alla reindustrializzazione del sito di Campi. I tempi dell’operazione. Oggi alle 18 il tavolo di crisi convocato dalla viceministro Alessandra Todde

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di Barbara Berti

"Un’altra giornata di lotta per le lavoratrici e i lavoratori Gkn sotto la pioggia, fradici di orgoglio e di dignità, ancora una volta in lotta per rimandare e annullare i licenziamenti. La vertenza è ancora in piedi, lo dobbiamo al territorio che è insorto per noi. Continuamo a chiuedere un percorso chiaro di ripartenza della fabbrica". Le parole di Dario Salvetti, delegato Rsu di Gkn, riassumono al meglio la convulsa giornata di ieri che si è aperta con il ‘giallo’ sull’incontro annullato in Regione e che si è conclusa con due ipotesi per riscrivere il futuro della fabbrica di Campi dove fino all’estate scorsa si producevano semiassi per auto, in particolare per Fiat. Dopo la protesta improvvisata dagli operai tra via Cavour (sotto la Prefettura di Firenze) e piazza Duomo, con tanto di ‘occupazione’ dell’atrio della sede della regione in piazza Duomo, nel pomeriggio si è svolto un incontro tra le istituzioni locali, i sindacati, le Rsu e l’imprenditore Francesco Borgomeo in qualità di advisor della proprietà di Gkn (il fondo inglese Melrose).

Quest’ultimo ha scoperto le carte: sono arrivate quattro manifestazioni d’interesse per la reindustrializzazione del sito. Due sarebbero le più serie e promettenti per ridisegnare il futuro della fabbrica e salvare i 422 posti di lavoro. Nessun nome degli interessati per "non compromettere l’operazione" ma tra coloro che si sono fatti avanti ci sarebbero un gruppo farmaceutico e un’azienda che fa componentistica per ingegneria ambientale.

In entrambi i casi l’operazione avrebbe tempi rapidi (da tre a sei mesi per arrivare all’accordo vincolante). In più Gkn Driveline Firenze uscirebbe di scena già alla fine di dicembre con Borgomeo che dal 1° gennaio ritira la messa in liquidazione della società, utilizza da subito la Cassa integrazione per Transizione e mette seduti al tavolo gli investitori. In tutto questo, non ci sarebbe la tagliola dei licenziamenti perché la procedura "al momento è sospesa" fa sapere Borgomeo.

Quanto illustrato dall’advisor è importante per il tavolo di crisi in programma oggi alle 18 (da remoto) convocato dalla viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde. "Continuiamo a stare al fianco dei lavoratori e faremo tutto ciò in nostro potere per giungere a una positiva soluzione della vicenda. Chiediamo al governo di continuare a seguire la vertenza in maniera attiva, accompagnando insieme a Invitalia il processo di reindutrializzazione" recita la nota congiunta di Regione, Città Metropolitana, Comuni di Firenze e Campi.

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