Covid, bloccate in Sudafrica: erano partite per recuperare il familiare morto. "Aiutateci"

Lia Losa, 83 anni, e la figlia Sara Cupiti, 42, non sanno quando potranno ritornare: sorprese dal blocco dei voli

Controlli all'aeroporto di Johannesburg e, nel riquadro, Sara Cupiti

Controlli all'aeroporto di Johannesburg e, nel riquadro, Sara Cupiti

Firenze, 27 novembre 2021 - Erano partite per il Sudafrica per la più triste delle ragioni: recuperare il figlio e fratello morto nei giorni scorsi. Aveva 53, Pierpaolo, docente universitario nel paese africano.  Non potevano immaginare che le restrizioni dovute alla nuova variante Omicron le avrebbe precipitate in un incubo.  A spiegare la complicata situazione è la 42enne Sara Cupiti, di Rignano sull'Arno, originaria di Viareggio.

"Siamo venute qui dieci giorni fa perché mio fratello, che era residente qui, purtroppo è morto. Siamo venute qui - si sente nel video che Sara ha registrato - per prendere le sue ceneri e portarle a casa. Avevamo preso dieci giorni per sistemare la parte burocratica; il nostro volo era previsto per domenica sera per la Svizzera e poi tornare in Italia ma con i blocchi improvvisi di ieri non possiamo prendere il nostro volo". 

Da qui l'appello disperato: "Siamo bloccate e non sappiamo quando potremo ripartire. Io a casa ho un bambino di 7 anni con disabilità che ha bisogno di me, così come mio marito e mia figlia. Chiedo a tutte le istituzioni e a chiunque possa aiutarci a farci tornare in Italia". 

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