
Contro furti e rapine. Il patto delle telecamere fra Procura e Comune: "Immagini fino a 7 giorni"
di Niccolò Gramigni
FIRENZE
Un protocollo d’intesa per lo scambio informativo e il rafforzamento del coordinamento investigativo delle indagini per i reati di tipo predatorio, sottoscritto oggi tra Comune e Procura della repubblica di Firenze, prevede "un allungamento dei tempi di conservazione delle immagini su un numero consistente di telecamere per finalità investigative. Prima le immagini venivano mantenute per 24-48 ore, ora si arriva a sette giorni". La novità arriva dal procuratore della Repubblica Filippo Spiezia, in occasione della conferenza stampa a Palazzo Vecchio di presentazione dell’accordo insieme al sindaco Dario Nardella. La conservazione delle immagini delle telecamere di sicurezza erano già di sette giorni ma adesso l’estensione della durata varrà per quasi tutti i dispositivi.
Spiezia ha aggiunto che "il secondo elemento di novità è il rafforzamento di un meccanismo investigativo", con una "task force composta da un certo numero di appartenenti a questa sezione che lavorerà per analizzare tutti i file relativi a fascicoli, per andare a ricostruire l’esistenza di condotte seriali" seppur "attribuite a singole soggetti o riconducibili alle azioni di gruppi associati". Il capo dell’ufficio della procura ha definito il protocollo "un po’ una scommessa" e ha manifestato la problematica del personale: secondo il procuratore c’è uno scoperto "importante" di personale "di magistratura e amministrativo che si attesta quasi intorno al 40%, sono condizioni difficili se non proibitive di lavoro. In questo contesto avvertiamo il dovere di porre in essere ogni tentativo per migliorare l’efficacia della risposta sul piano giudiziario. Il nostro è un intervento è a valle, quando purtroppo i fenomeni criminali accadono".
Tornando al piano da parte del sindaco Dario Nardella. L’accordo, ha spiegato, "permette di utilizzare al massimo e al meglio la nuova centrale operativa del Comune di Firenze, la smart city control room e tutta la rete di telecamere di videosorveglianza, oltre 1700, che rappresenta un record a livello nazionale in rapporto sia alla superficie che al numero di abitanti".
L’accordo consente di "accorciare al massimo i tempi di utilizzazione delle prove, di allungare i tempi di conservazione delle immagini registrate e fornire alla procura della Repubblica un materiale probatorio molto dettagliato, ricco che può supportare i pubblici ministeri nel loro lavoro di contrasto ai reati predatori. Che sono quei reati che i cittadini avvertono come i più fastidiosi e limitativi della loro libertà". Ma non solo. Telecamere in piena efficienza, con immagazzinamento dei dati maggiore, avrebbero potuto risultare decisive in una vicenda delicata come la scomparsa della piccola Kata.
Tuttavia, sul fronte sicurezza, resta la polemica sull’asse Pd-governo. "Sulla sicurezza il governo sta fallendo - ha dichiarato l’onorevole Dem Federico Gianassi - . Le città italiane, Firenze compresa, non si sentono protette e tutelate dal lavoro del governo che è gravemente deficitario rispetto alle promesse elettorali che non hanno mantenuto. I risultati stanno a zero. Il tempo delle chiacchiere è finito, servono fatti concreti e più uomini in strada. Per questo ho depositato un’interrogazione al ministro Matteo Piantedosi per chiedere l’aumento del contingente dedicato per la città di Firenze, richiesta avanzata da mesi dall’amministrazione comunale e ancora non presa in considerazione".