MiceliNella riduzione generale di tutto il sistema dei bonus casa, che si sono visti ridimensionare come ad esempio il Superbonus in primis e a ruota tutti gli altri, le aliquote di detrazione per il 2025, l’unico lasciato indenne dalla Legge di Bilancio è il Bonus Mobili. La detrazione resterà per altri 12 mesi ai suoi livelli abituali: sconto del 50% entro una spesa massima di 5.000 euro, considerando che 5.000 euro era già il tetto fissato per il 2024 dopo che nel 2023 era stato pari a 8.000 euro. Il bonus avrebbe dovuto decadere dal 1° gennaio 2025, ma nella manovra ne è stata disposta la proroga per un altro anno. L’impianto del Bonus Mobili 2025 pertanto resta quello di sempre: un beneficio spalmato lungo un arco temporale di 10 anni in altrettante rate di pari importo, a condizione che ci sia la presenza di lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, restauro conservativo, ricostruzione a seguito di eventi calamitosi nell’unità immobiliare cui sono destinati i nuovi arredi o elettrodomestici. Per quanto riguarda i beni agevolabili a titolo esemplificativo, rientrano i letti, gli armadi, le librerie, i tavoli, i divani, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione. Fra gli elettrodomestici, invece, figurano quelli di classe almeno A+, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Per il pagamento di questi beni, in deroga alla norma generale che obbliga al versamento con bonifico “parlante”, per le sole spese che riguardano mobili ed elettrodomestici si può anche pagare tramite carte di credito o di debito, non è consentito, invece, pagare con assegno).
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