Bekaert, Nardella a Figline: "Mai vista una cosa del genere" / FOTO / VIDEO

La visita come sindaco della Città metropolitana. "Questo è un problema nazionale, aprire vertenza con il governo del Belgio. Di Maio non allenti la presa"

Dario Nardella con i lavoratori Bekaert (foto Germogli)

Dario Nardella con i lavoratori Bekaert (foto Germogli)

Figline Valdarno (Firenze), 13 luglio 2018 - "Bekaert non è un problema locale, ma nazionale. Il governo se ne faccia carico" e per questo "credo dovrebbe immediatamente aprire una vertenza con il governo belga". Inoltre "è necessario che il ministro Di Maio non allenti la presi, ma anzi rilanci con una nuova iniziativa tesa a coinvolgere il gruppo Pirelli, con cui Bekaert è molto collegata, e che metta nuovamente in mora la proprietà di questa azienda".

Lo chiede il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella, nel corso della sua visita a Figline, allo stabilimento dell'ex Pirelli a rischio chiusura.

"Da quando sono sindaco - aggiunge - non ho mai visto una cosa del genere per il metodo, l'arroganza e per l'assoluta mancanza di rispetto non solo verso i lavoratori ma anche le istituzioni". Ora, quindi, "la prima cosa da fare è sospendere la procedura" di delocalizzazione in Romania, come prospettato dai vertici della multinazionale belga, "così da dare il tempo alle istituzioni di individuare anche soluzioni alternative, che però abbiano al centro sempre la valorizzazione dello stabilimento e la tutela dei lavoratori". La metrocittà, conclude, "è accanto a Figline e ai lavoratori di un'azienda che rappresenta un patrimonio che non possiamo in nessun modo disperdere. Siamo con loro e lo saremo fino in fondo".

 LA POLITICA - “Bekaert sospenda la procedura della chiusura dello stabilimento di Figline”. Lo ha chiesto oggi David Ermini, deputato del Partito democratico, con un’interpellanza urgente al ministro dello Sviluppo economico. “L'atteggiamento della Bekaert – spiega - è stato, oggettivamente molto, molto deludente, perché sempre assolutamente negativo. Davanti alle tante richieste ricevute, comprese quelle del ministro Di Maio e del governatore Rossi, le risposte dell’azienda sono assolutamente negative: ‘Continueremo nella procedura; se nei 60 giorni che adesso rimangono ci saranno altre proposte ne potremo parlare, ma non intendiamo sospendere la procedura’. La sospensione, invece, è importante anche ai fini dell'utilizzo del fondo Lotti-Calenda, che fu istituito nella passata legislatura, e che serve per la reindustrializzazione poli e siti, in modo che si possano mantenere quei posti di lavoro. E non soltanto quelli delle persone che oggi ci lavorano, ma l’occupazione futura di quella zona e di quel territorio”. “E’ quindi assolutamente indispensabile che la produzione attualmente continui. Chiediamo per questo che il Ministero la prossima settimana riconvochi la Bekaert, che arrivi la sospensione della procedura della chiusura dello stabilimento. E’ soltanto in questo modo che si può procedere”, conclude.

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