Dalla Russia a Firenze: ecco la sede toscana dell'Accademia d'arte Repin

L'istituto si è insediato in palazzo Cosimi Ridolfi

Un ritratto prodotto dalla Repin Academy

Un ritratto prodotto dalla Repin Academy

Firenze, 2 febbraio 2018 - Sono venuti dalla Russia. Ad insegnare l’arte figurativa, quella che viene proprio dalla tradizione del Rinascimento e della pittura italiana, a Firenze. Perché dopo mille avanguardie e transavanguardie, dopo gli sperimentalismi e le rivoluzioni, l’arte concettuale, dopo gli scolabottiglie e l’action painting, dopo la “merda d’artista” inscatolata e firmata, forse c’era bisogno anche di quello.

Così, apre a Firenze, in palazzo Cosimo Ridolfi, in via Maggio 15, la sede italiana di una delle più prestigiose accademie d’arte del mondo: l’istituto “Ilya Repin” di San Pietroburgo. La Repin è la principale accademia russa di Belle Arti: la sede è in un immenso e splendido palazzo settecentesco sulle rive della Neva. Dall’altra parte, per dire, c’è l’Hermitage.

A Firenze arriveranno, a rotazione, i più importanti insegnanti dell’Accademia russa. Alcuni sono già qui: i corsi, infatti, sono già iniziati. E ci sono studenti che vengono dall’Asia, dagli Stati Uniti, da ogni parte d’Europa. Impareranno a disegnare, a dipingere, a scolpire. E tutto secondo i canoni dell’arte figurativa rinascimentale e post rinascimentale: lo studio di un panneggio, la cura nel restituire i tratti di un volto, la precisione del chiaroscuro.

E certo, non c’è città migliore di Firenze, per potersi immergere nello splendore della rappresentazione del volto e della figura umana: basta girare per le strade, vedere le statue, entrare in una chiesa o in uno dei musei, dai più prestigiosi ai meno conosciuti. È l’arte figurativa, è il Rinascimento che ti viene addosso, che ti invade gli occhi. Gli studenti, qui, avranno mille esempi da guardare, oltre che tecniche da imparare.

L’accademia Repin fu fondata nel 1757. Si chiamava Accademia imperiale delle Arti. Nei secoli, ha cambiato più volte nome. Dal 1991 si chiama Istituto Ilya Repin per Pittura, Scultura e Architettura. Da oltre due secoli e mezzo, promuove l’arte tradizionale e classica in Russia, e ha un ruolo chiave nella conservazione dello stile figurativo.

Oggi, ha circa 700 studenti e 100 professori, suddivisi nelle cinque facoltà di Belle Arti, Arti grafiche, Scultura, Architettura, Storia dell’arte. Il rapporto tra Firenze e la Russia ha le sue origini in secoli lontani. I primi architetti e scultori italiani arrivarono in Russia nel Quattrocento.

Da allora, molti capolavori architettonici e artistici russi sono opera di maestri italiani. Seguendo il percorso inverso, molti artisti russi hanno approfondito la loro preparazione in Italia. E molti registi russi hanno manifestato il loro grande amore per la culla del Rinascimento: Andrej Tarkovskij, il regista di “Stalker” e di “Nostalghia”, trovò dimora proprio a Firenze, negli ultimi anni della sua vita. La sede fiorentina è stata presentata ufficialmente mercoledì 31 gennaio, dal presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, dal rettore e dal vicedirettore dell’accademia, Semyon Mikhailovsky e Yury Bobrov, insieme al docente dello stesso istituto Sergei Danchev. Con loro Marcello Zeppi, presidente del Montecatini short film festival, che ha agevolato i contatti fra l’accademia russa e Firenze. Direttrice della sede fiorentina sarà Natalja Parenko. La mail per contattare l’Accademia è [email protected], il telefono è 055 0351530; il sito è www.florepin.com .

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