TOMMASO CARMIGNANI
Sport

Vicario non migliora, il Lecce è un miraggio

Il portiere resta a riposo, nemmeno la sosta ha aiutato. Resta una speranza molto flebile, ma Perisan sta già scaldando i guantoni

Vicario non migliora, il Lecce è un miraggio

di Tommaso Carmignani

Le sensazioni non sono positive. Nel caso, sarebbe la quarta consecutiva senza di lui. Guglielmo Vicario continua a rimanere a riposo e questa, in vista della gara di lunedì sera contro il Lecce, non è una bella notizia. L’estremo difensore azzurro è fermo dalla trasferta di Monza a causa di quella botta al costato rimediata in allenamento che lo ha letteralmente messo ko. Il numero uno ha dovuto rinunciare anche alla chiamata in nazionale, non ha riportato fratture – come confermato da due esami diagnostici effettuati a qualche giorno di distanza – ma continua ad avere dolore e quindi non può allenarsi. E’ l’amara constatazione che il tecnico Zanetti e lo staff medico hanno dovuto fare anche nella giornata di martedì, quando la squadra ha ripreso la preparazione in vista dei salentini. Vicario smania, non vede l’ora di tornare, ma non può affrettare i tempi e, soprattutto, rischiare che questo problema si aggravi. L’unica speranza è data dalla natura stessa dell’infortunio e dal ruolo che ricopre: non si tratta di un problema muscolare, ma di una contusione da riassorbire. Non può giocare con il dolore perché è un portiere e deve buttarsi, ma una volta che questo sarà sparito potrà tornare disponibile in tempi rapidissimi. Per questo il suo forfait col Lecce non è ancora da dare per scontato, ma se ad oggi dovessimo fare un borsino delle sue quotazioni, queste sarebbero inevitabilmente al ribasso.

E così ancora una volta tocca a Perisan scaldare i guantoni: schierato titolare nelle gare contro Monza, Udinese e Atalanta, l’estremo difensore friulano è andato in crescendo ed ha preso confidenza con il campo. A Bergamo non ha avuto responsabilità sui gol, ma anzi è stato decisivo in almeno un paio di interventi. Zanetti sarà quindi costretto a fare ancora di necessità virtù, ma può comunque dormire sonni tranquilli pensando al portiere. Lo stesso si può dire dell’attacco, dove tutto lascia intendere per il rientro di Cambiaghi. La domanda è se già dal primo minuto o a gara in corso, ma questo è un aspetto che può passare anche in secondo piano se pensiamo all’importanza, per l’allenatore, di averlo nuovamente a disposizione. Senza di lui, nell’ultimo periodo, la squadra ha collezionato soltanto sconfitte. Un amuleto? Può darsi, ma la controprova arriverà soltanto dopo la gara di lunedì prossimo. La tegola, ovviamente, potrebbe e dovrebbe riguardare ancora una volta Vicario, sul quale continuano a rincorrersi voci di mercato. La Juventus ci sta pensando, il Napoli gli strizza l’occhio se dovesse fare un cambio con Meret, ma anche il ct Mancini lo guarda con attenzione in vista del nuovo corso della nazionale. Tutti vogliono Vicario, ma lui, al momento, deve pensare soprattutto a guarire. E quelle parole, "serviranno tempo e pazienza", continuano a rimbalzare come un mantra nella testa dei tifosi azzurri. Perché tempo e pazienza non quantificano, ma anzi aumentano l’incertezza. La speranza è che se non sarà col Lecce potrà essere col Milan o al più tardi con la Cremonese, ma dover rinunciare ancora a lungo al portierone è un’eventualità alla quale nessuno vuol pensare.