L’Empoli saluta le Ladies E tratta il titolo col Parma

Troppo oneroso, il club di Corsi potrebbe cedere il diritto a partecipare alla serie A

Migration

di Tommaso Carmignani

La squadra ha chiuso il campionato domenica scorsa e si è salvata per il terzo anno consecutivo, ma quella contro la Fiorentina potrebbe essere stata l’ultima partita in serie A dell’Empoli femminile. Il club azzurro sta infatti trattando con il Parma per la cessione del titolo sportivo della formazione in rosa: se l’affare dovesse andare in porto, a giocare in serie A il prossimo anno sarebbe la squadra gialloblù, che ovviamente si chiamerebbe Parma ma che, di fatto, avrebbe il diritto a partecipare al massimo campionato perché lo avrebbe acquistato dall’Empoli. E’ la stessa operazione che fece la Juventus nel 2017: la formazione femminile bianconera ha cominciato dalla serie A – che vince ormai da cinque stagioni consecutive – proprio perché ha comprato dal Cuneo (che allora militava nella massima serie) il titolo sportivo.

La notizia della trattativa Empoli-Parma non solo è confermata, ma i colloqui sarebbero in fase molto avanzata e già nelle prossime ore potrebbe arrivare l’ufficialità. Questo, come detto, comporterebbe il diritto da parte del club ducale a giocare nella massima serie, ma la domanda che i tifosi azzurri si pongono è: che fine farà l’Empoli? Una delle ipotesi potrebbe essere quella di una ripartenza dalla serie C, ma non è escluso – e anzi al momento è abbastanza probabile – che almeno per il momento non venga riconfermata la prima squadra. Per stare nelle regole è infatti necessario che la società abbia almeno tre formazioni femminili, che nella fattispecie sarebbero le giovanili. I motivi di questa decisione sono ovviamente da ricercare nel passaggio al professionismo che per il calcio femminile sarà ufficiale dal primo di giugno. Non è una questione di diritti, ci mancherebbe. L’impegno che la società azzurra ha profuso nel femminile è conclamato, come testimoniano la scelta di affidare a Rebecca Corsi il ruolo di presidente e il trattamento da professioniste de facto che il club ha sempre riservato alle sue calciatrici, ma i conti a questo punto rischiano di non tornare più. Dal punto di vista economico, infatti, la società rischierebbe di lavorare in perdita, un’ipotesi che da queste parti non è mai piaciuta. La sensazione, quindi, è che al momento si continuerà a lavorare sul settore giovanile e poi, in futuro, si potrà pensare di nuovo alla prima squadra. Con la speranza che il movimento cresca in maniera tale da consentire alle società di sostenersi meglio.