L’Empoli dura un tempo, l’Inter no: è 4-2

Gli azzurri partono fortissimo e mettono paura ai campioni d’Italia, ma la reazione è veemente. Non bastano Pinamonti ed Asllani

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INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Dimarco (25’ st D’Ambrosio); Dumfries (31’ st Darmian), Barella, Brozovic, Calhanoglu (25’ st Vidal), Perisic; Lautaro (25’ st Dzeko), Correa (37’ st Sanchez) (21 Cordaz, 97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 13 Ranocchia, 18 Gosens, 88 Caicedo). All.: S. Inzaghi

EMPOLI (4-3-2-1): Vicario; Fiamozzi (33’ st Benassi), Romagnoli, Luperto, Parisi; Asllani, Stulac (23’ st Ismajli), Bandinelli; Bajrami (15’ st Di Francesco, 23’ st Cutrone), Zurkowski (15’ st Henderson); Pinamonti (1 Ujkani, 22 Furlan, 16 Fazzini, 19 La Mantia, 21 Cacace, 35 Baldanzi, 42 Viti). All.: Andreazzoli.

Arbitro: Manganiello di Pinerolo.

Reti: nel pt 5’ Pinamonti, 28’ Asllani, 40’ Romagnoli (autorete), 45’ Lautaro; nel st 19’ Lautaro, 49’ st Sanchez.

Note: Angoli: 15-2 per l’Inter. Recupero: 2’ e 4’. Ammoniti: Lautaro per comportamento non regolamentare. Spettatori: 69.959.

MILANO. Diciamoci la verità, dopo una prima mezzora di quel livello era logico crederci. Perché l’Empoli aveva fatto tutto – ma proprio tutto – per apparecchiare la partita perfetta. Solidi in difesa e pronti ad approfittare degli svarioni dell’Inter in fase di ripartenza, impresa puntualmente riuscita in appena 28 minuti, giusto il tempo di segnare l’1-0 con Pinamonti, vedersi annullare un gol con Zurkowski e trovare poi il raddoppio con un guizzo di Asllani. Tutto questo davanti a 75mila spettatori inferociti, uno spettacolo a prescindere se pensiamo a quanto erano tristi e desolanti gli stadi giusto qualche mese fa. Sul fatto che gli azzurri si presentassero a San Siro per giocarsela a viso aperto, con convinzione e senza paura, non c’erano invece grossi dubbi. Andreazzoli alla vigilia era stato chiaro e la formazione che manda in campo al fischio d’inizio lo conferma. Memore del secondo tempo di Coppa Italia, quando la sua squadra riuscì a ribaltare lo svantaggio iniziale, sistema Stulac davanti alla difesa a piazza Asllani a uomo su Brozovic, con Bajrami e Zurkowski liberi di spingere in fase di ripartenza. E’ una mozza azzeccatissima, perché al quinto l’Empoli è già in vantaggio. Ci pensa Pinamonti, l’ex più atteso, a deviare in porta un cross di Zurkowski, alla faccia di chi pensava ad un centravanti intenzionalmente tenero nei confronti dei suoi vecchi compagni. No, l’Empoli è convinto a giocarsela e poco dopo, su un altro svarione difensivo dei nerazzurri, trova anche il raddoppio con lo stesso Zurkowski. L’arbitro, su suggerimento del suo assistente, annulla per un fuorigioco di partenza di Pinamonti. Episodio al limite perché in mezzo c’è una deviazione di Perisic, ma a termini di regolamento il gol si può annullare. E comunque poco male, perché il 2-0, al 28’, arriva lo stesso. Stavolta è Asllani a cogliere impreparata la difesa nerazzurra, beffando Handanovic con un tocco morbido di destro.

L’Inter, spinta dal pubblico, capisce che così non può andare e si riversa in avanti, ma la gara sembra maledetta. Il Var corregge la decisione di Manganiello, che aveva assegnato un rigore per un tocco di Parisi su Barella che si rivelerà essere sul pallone, ma poi, tra il 40’ e il 45’, gli azzurri capitolano. Il primo gol è un autorete di Romagnoli, il secondo un guizzo di Lautaro su un’azione viziata però da un chiaro fallo di Barella su Asllani. Siamo alla fine del primo tempo, ma anche della gara degli azzurri. Perché quello della ripresa, complici anche alcuni cambi di Andreazzoli, è un Empoli assolutamente diverso da quello del primo tempo. Pinamonti e soci faticano a ripartire, l’Inter spinge sull’acceleratore e al 20’ trova anche il gol partita. Tutto nasce da un cross che Fiamozzi allontana male, Lautaro raccoglie e fulmina Vicario. E’ la fine dei sogni per la truppa di Andreazzoli, anche perché il passaggio al 3-5-2 finisce per lasciare troppo isolate le punte là davanti. L’Inter ringrazia e nel finale trova anche il quarto gol con Sanchez.

Tommaso Carmignani