Empoli, Destro cerca rivincita dopo il calvario

Il brutto infortunio ormai è alle spalle: l’attaccante ora è un’arma in più per Zanetti. L’obiettivo è tornare in campo contro il Lecce

Empoli, Destro cerca rivincita dopo il calvario

Empoli, Destro cerca rivincita dopo il calvario

di Tommaso Carmignani

Il suo non è un rientro banale. Perché Mattia Destro è quel giocatore che la società aveva scelto a inizio anno per garantire esperienza al reparto offensivo. Un elemento che nell’ottica di Zanetti e dei dirigenti doveva fornire supporto dentro e fuori dal campo alla batteria di giovani a disposizione del tecnico, un compito assolto soltanto in parte a causa dei numerosi problemi fisici che hanno caratterizzato la sua stagione. Un vero e proprio peccato, anche perché Destro, quando ha giocato, ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per fornire un contributo importante alla causa. L’ultimo problema fisico, quel guaio muscolare rimediato dopo appena 6 minuti della sfida interna contro il Sassuolo, si è rivelato un vero e proprio calvario: un infortunio simile a quello capitato al portiere del Milan Mike Maignan e che, come nel caso dell’estremo difensore rossonero, ha richiesto mesi di cure e lavori specifici.

Nel momento in cui si preparava al rientro, un nuovo stop lo costringeva ad alzare bandiera bianca e così la società, a gennaio, è dovuta correre ai ripari prendendo Ciccio Caputo. Un’operazione fatta con la consapevolezza che Mattia Destro, un giorno, sarebbe tornato a disposizione, garantendo un’arma in più a mister Zanetti. Contro l’Atalanta è tornato in panchina dopo quattro mesi, ma non è stato schierato. Contro il Lecce, l’obiettivo è fargli giocare almeno qualche minuto. Magari non dall’inizio, ma adesso si punta a riportarlo alla svelta nelle condizioni migliori per fargli disputare un finale di stagione come si deve.

Destro è un attaccante che non ha bisogno di molte presentazioni e che da qui alla fine potrebbe rappresentare una vera e propria arma in più a disposizione di Zanetti. Quello con Caputo non sarà un dualismo, ma un gioco di coppia che l’allenatore potrà sfruttare a suo piacimento. Sono entrambi due centravanti, è vero, ma possono potenzialmente giocare insieme. Più realisticamente, Destro è quel giocatore in grado di fornire un’alternativa al bomber di Altamura, farlo respirare nei finali di partita e garantire il turn over all’occorrenza. Rispetto a Caputo è forse più abituato a giocare spalle alla porta, particolare non da poco se pensiamo alle partite in cui gli azzurri sono chiamati a soffrire. Adesso Zanetti ha a disposizione cinque attaccanti tutti potenzialmente pronti a giocare: Piccoli, Destro, Cambiaghi, Caputo e Satriano. Un’abbondanza non soltanto formale, ma anche sostanziale, perché le caratteristiche di questi giocatori possono consentire al tecnico di sfruttare più varianti tattiche nel corso di una singola partita. E poi ci sono i gol, quelli che Destro, come Caputo, ha in un certo senso sempre garantito. Nessuno pretende che vada in doppia cifra da qui alla fine della stagione, ma se riuscisse ad aggiungere qualche guizzo alla splendida rovesciata di Torino la squadra ne guadagnerebbe. E lui, che di partite in questo campionato ne ha giocate poche, non vede l’ora. Se davvero l’infortunio è acqua passata, Destro può essere l’arma in più di questo finale di stagione.