Catalano: "Il successo ci manca. Troppi errori"

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Pasquale Catalano commenta il terzo pareggio di fila del suo Pontedera con la consueta serenità. "Abbiamo disputato una partita importante – commenta – concedendo una punizione (gol subito, ndr) e un contropiede (traversa, ndr). Da parte nostra abbiamo cercato sempre di fare la gara contro un avversario organizzato come la Vis Pesaro. Secondo me perdere questa partita sarebbe stata una beffa, anche perché nelle quattro giocate è quella dove abbiamo subito di meno. E va considerato che davanti avevamo anche una formazione che non aveva mai preso gol". Sulla vittoria che non è ancora arrivata, il tecnico (nella foto) risponde così: "Il successo ci manca, però abbiamo una rosa giusta per disputare un campionato togliendoci soddisfazioni. Per la vittoria serve fare meno errori e giocare bene. Se sono più contento per il risultato o per la prestazione? Per la prestazione, perché i risultati sono figli di episodi, mentre sulla prestazione ci possiamo mettere del nostro".

In chiusura Catalano ci tiene a dedicare questo 1-1: "Dedichiamo il pareggio ai tifosi che ci seguono sempre e che hanno vissuto una settimana triste". L’allusione è alla scomparsa del capo degli ultras granata, Diego Savelli, ricordato anche ieri con cori e striscioni eloquenti, tipo "In prima fila per i nostri colori, Diego per sempre nei nostri cuori". Per i calciatori il primo a presentarsi è Riccardo Martinelli: "La squadra è viva, però dobbiamo imparare a non andare sempre sotto, perché può andarci bene due-tre volte, ma poi… Dobbiamo riuscire soprattutto nei primi tempi ad andare in vantaggio noi per gestire la gara. Altrimenti si arriva sempre negli ultimi 10-15 minuti che si fa fatica perché poi le squadre si buttano in dieci dietro la linea della palla e diventa difficile fare gol". Per il finale le riflessioni sono del capitano Marcos Espeche: "Purtroppo commettiamo ingenuità che ci costano care sul possesso-palla. Poi questi errori ci condizionano, la gara si fa in salita e diventa difficile riprenderla. Anche se ci riusciamo, e questo parla della forza della squadra".

Stefano Lemmi