Samuele Ricci e i movimenti da predestinato Può giocare regista ma da interno rende di più

L’Empoli lo ha scoperto nel settore giovanile Con Bucchi l’esordio in B Muzzi l’ha promosso titolare

di Tommaso Carmignani

Samuele Ricci è uno di quelli che l’Empoli ha scoperto da piccolo. Gioca a Monteboro da quando è un bambino e il suo talento è precocissimo. Quando, nell’estate dello scorso anno, i dirigenti azzurri dovettero scegliere se dalla Primavera fosse il caso di spedirlo a giocare in prestito da qualche parte o confermarlo non ebbero dubbi, perché avevano la netta sensazione che presto sarebbe diventato un titolare anche nell’Empoli. Lo ha fatto esordire Bucchi, ma è stato con Muzzi che è diventato una pedina inamovibile, salvo poi essere confermato, almeno prima del lockdown, anche da Marino.

Che fosse l’ennesimo talento sfornato dal vivaio azzurro (ha appena 19 anni) lo si è capito nel momento peggiore dell’Empoli, cioè tra novembre e gennaio: quando nessuno giocava da 6, lui era il più bravo e il più presente. Difficile fare paragoni con talenti del passato azzurro, perché Ricci ha caratteristiche tutte sue. Da ragazzino ha giocato spesso da mezz’ala, ma con la Primavera era diventato regista.

E’ cosi che l’Empoli lo ha fatto giocare spesso anche in prima squadra, ma l’impressione è che avesse ragione Muzzi quando lo definiva più un interno che un centromediano. Non ha probabilmente i piedi e la visione di gioco di un regista puro, ma la sua tecnica è sopra la media. Ha doti fisiche importantissime, cosa che al giorno d’oggi conta tanto, ed è bravo in entrambe le fasi.

Ha visione di gioco, si muove molto e potrebbe tranquillamente giocare anche in un centrocampo a due. Deve migliorare sotto tanti punti di vista, ma tra le sue doti principali c’è anche il tiro dalla distanza. Aveva anche segnato un gol in questo campionato, a Cosenza, ma arbitro e assistenti non videro che la sua conclusione era dentro di un metro. Peccato, ma avrà modo di rifarsi. E la serie B, per lui, sembra già decisamente stretta. tanto che diverse big come Napoli, Borussia Dortmund e Fiorentina lo hanno fatto seguire per mesi.