Vinicia e le lettere mai arrivate: l'emozionante consegna a Pontorme

Occhi lucidi e sorrisi per la 98enne che ha potuto stringere tra le mani le missive speditele 77 anni fa dall'amato Vincenzo

Al centro, Vinicia Mazzoni nella sua Pontorme

Al centro, Vinicia Mazzoni nella sua Pontorme

Empoli (Firenze), 27 gennaio 2020 - Sotto braccio ai suoi cari. Curiosa tra vicoli e piazza della sua Pontorme dove ha vissuto la sua giovinezza, tra la scuola e la chiesa e tanti volti amici. Capelli bianchi, sorriso luminoso, Così, nel pomeriggio di domenica 26 gennaio, Vinicia Mazzoni, empolese ormai da anni di casa a Carrara, ha fatto tappa in città per stringere finalmente fra le sue mani, dopo quasi ottant’anni dal loro invio, le due lettere che il fidanzato di allora, Vincenzo, le aveva spedito dalla Sardegna, dove era militare impegnato nella guerra. Era il 1943, il 18 giugno, quando quelle missive vennero affidate alla posta aerea con destinataria la signora Vinicia, allora giovane donna innamorata residente in piazza Alessandro Marchetti 28.

Chissà per quale scherzo del destino le lettere non giunsero a destinazione. Di loro se ne erano perse le tracce. Vinicia e Vincenzo, dopo la guerra, si sono sposati, hanno vissuto felici con i figli e i nipoti in quel di Carrara, fino al 2005 quando Vincenzo si è spento e Vinicia ha dovuto fare i conti con un vuoto incolmabile che tuttavia non ha affievolito il grande amore per il compagno di una vita. Niente più sguardi complici, niente abbracci e sorrisi da scambiarsi nel segno di un sentimento fatto di valori e unione.

Tutto questo fino a pochi giorni fa quando sul web l’empolese Paolo Pianigiani ha intercettato una delle due lettere, l'ha condivisa su Facebook ed è stato contattato dal nipote della 98enne. “La destinataria è mia nonna”. E' scattata allora una vera task force per acquistare all’asta la lettera, insieme all'altra la cui esistenza è stata scoperta strada facendo. con la preziosa complicità del dottor Giovanni Guerri, empolese pure lui. La missione è stata compiuta, ieri è giunto il momento della consegna, attesissima dalla signra Vinicia.

Accompagnata dai familiari, la 98enne è tornata nella sua Empoli, nella sua Pontorme. In piazza Marchetti davanti a quella che era la sua casa. Poi l’incontro con gli autori dell'originale impresa e spazio ai ricordi, alle strette di mano. “Siamo tutti un po’ commossi - ricostruisce Pianigiani, raccontando dell'emozionante visita - Meno male che lei, la protagonista della serata, dice la cosa giusta. Che volete,voi siete giovani, sapete assai dell’amore. Il nostro, il mio e di Vincenzo, è sempre qui. Le lettere che tu mi hai ritrovato me le manda lui, son sicura. Ti dico anche il segreto: avevamo un sistema per mandarci messaggi fra di noi. Mi aveva insegnato il codice Morse: Bacitiamo, bacitiamo, tutto con i punti e le linee, non lo capiva nessuno. Chissà se questa volta me loh a scritto, da qualche parte, nella lettera. Dopo guardo”. Che dire, viva l’amore.

Samanta Panelli