I commercianti hanno paura. "Nessuno può sentirsi sicuro"

La Confesercenti interviene dopo l’aggressione al barista

Lido Romagnoli ha raccontato a La Nazione l’angoscia per l’aggressione subita nel suo locale all’orario di chiusura

Lido Romagnoli ha raccontato a La Nazione l’angoscia per l’aggressione subita nel suo locale all’orario di chiusura

Empoli, 29 aprile 2016 - «NESSUNO può sentirsi sicuro, nemmeno chi vende panini al prosciutto. E non è accettabile». Parole decise quelle di Lapo Cantini, responsabile Confesercenti Empolese Valdelsa, dopo la tentata rapina messa a segno ai danni dei titolari del bar alimentari Romagnoli a Madonna della Tosse. A metà strada tra Empoli e Castelfiorentino. La frazione, che corre parallela alla 429, è scossa. «Questi – ammette Cantini – sono i colpi che spaventano di più. Per due ragioni sostanzialmente: nel mirino dei banditi, non un’oreficeria di via Tornabuoni, ma una bottega storica in una piccola frazione in campagna. Una zona senza nemmeno vie di fuga, utili e ricercate dai malviventi prima di entrare in azione. E poi – prosegue – c’è il dettaglio dell’efferatezza con cui i due rapinatori hanno agito». Lido Romagnoli, il titolare dell’attività, la notte tra mercoledì e giovedì è stato spinto a terra, bloccato senza troppo garbo, minacciato con un oggetto appuntito e messo a tacere con una mano premuta sulla bocca. Con la moglie Daniele, rannicchiata dietro il bancone sotto la minaccia di due uomini incappucciati.

«UN’AZIONE violenta – sottolinea il responsabile Confesercenti locale –. Di per sé grave, ancor più perché messa a segno ai danni di una attività fondamentale per la frazione in cui si trova. Perciò, un attacco a un servizio alimentare primario come Romagnoli ha un risvolto negativo non solo sul piano dell’economia dell’azienda ma anche del contesto sociale in cui essa è inserita». L’auspicio è uno soltanto: «Che questo episodio non rappresenti un nuovo campanello di allarme microcriminalità – commenta Cantini –. Per mesi, attività e negozi sono stati nel mirino di bande e ladri».

TANT’È che Confesercenti, con la collaborazione di esperti delle forze dell’ordine, aveva organizzato alcuni seminari anti rapina per titolari e dipendenti di attività pubbliche e commerciali. «Sono state un centinaio le piccole e medie imprese che hanno risposto all’appello – sottolinea –. Una cinquantina ha fatto tappa all’incontro a Empoli, su Fucecchio e Castelfiorentino abbiamo registrato circa 25 adesioni ciascuno. Con una prevalenza di attività del pubblico servizio (50 per cento), seguita da quelle del commercio (40 per cento) e infine i tabaccai (10 per cento). L’obiettivo è riproporre il servizio e garantirlo gratuito, ci stiamo lavorando – annuncia –. Risposta e riscontro sono stati positivi. Ma serve anche altro, come sgravi fiscali per chi investe in sicurezza: non mi stancherò mai di dirlo, chi spende per telecamere, grate, sistemi di allarme, deve poter detrarre i costi».