Raffiche di vento fino a 60 all’ora "Tutto previsto, l’allerta era giusta"

Gordon Baldacci, meterologo: "Ma per rendere efficaci certi messaggi è necessario educare la gente"

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Pioggia e vento. Il maltempo di ieri era stato previsto, ma non sempre ci si azzecca. Capita, come venerdì, di aspettare l’acquazzone e ritrovarsi ad indossare gli occhiali da sole. E allora, come funziona il sistema delle allerte meteo? Collegati alla stazione di PontorMeteo a fare chiarezza è Gordon Baldacci, meteorologo e fisico dell’atmosfera empolese.

Partiamo dalle basi. Cos’è un’allerta meteo? Quando e da chi viene diramata?

"L’allerta parte dai Centri Funzionali Regionali, punto di riferimento sul territorio della Protezione Civile Nazionale. Indica la probabilità che uno o più fenomeni si verifichino in un’area e la tipologia (intensità, durata, estensione spaziale) del fenomeno previsto".

Ad essi sono collegati dei codici colore…

"Questione di probabilità numeriche. Il giallo viene usato quando, in uno scenario caratterizzato da elevata incertezza previsionale, sono possibili fenomeni localmente intensi, di breve durata e di difficile localizzazione (isolati). In questo caso le aree allertate saranno inevitabilmente più ampie di quelle in cui poi si verificheranno i fenomeni. L’ arancione è quando sono previsti fenomeni molto forti e persistenti, a carattere sparso, diffuso e con una medio-alta probabilità di accadimento. Se la probabilità è alta, scatta il rosso".

Il codice giallo ha spinto il Comune a vietare le attività nei parchi pubblici. Necessario?

"Con il senno di poi, tutti diremmo di sì. Ma spesso con i gialli si incappa in quello che la popolazione rischia di avvertire come falso allarme. Al di là degli errori previsionali, che possono sempre esserci, va tenuto presente che un’allerta per temporali è comunque affetta da incertezza. Ci saranno casi (il nostro obiettivo è di ridurli al minimo) in cui la previsione non si verificherà. L’obiettivo del sistema di allertamento è avvisare i cittadini per conoscere i rischi e adottare le eventuali misure di auto protezione".

Da cosa dipende il falso allarme?

"La scelta di un codice colore avviene anche 18 ore prima che i fenomeni si verifichino. Esiste un tempo morto fra le valutazioni giornaliere. L’allerta arancione corregge questo gap, poiché si apre una fase di monitoraggio continuo che porta come nel caso di ieri (venerdì, ndr) a far cessare prima del previsto il codice colore più grave. Le emissioni dei bollettini di vigilanza nascono da analisi dei modelli matematici a disposizione, analisi probabilistiche. Ecco perchè si tende a prediligere sempre il principio di precauzione".

La pioggia di ieri nell’Empolese Valdelsa ha causato, ancora una volta, danni. Di che fenomeno si è trattato?

"Di precipitazioni attese, l’aria fredda in ingresso ha favorito il formarsi di violenti nubifragi. Un tempo si sarebbero chiamati ‘rotture stagionali’, oggi ci piace chiamarle ‘bombe d’acqua’. Sono e resteranno sempre nubifragi".

Che dati abbiamo?

"Le raffiche di vento hanno raggiunto a Limite sull’Arno i 60 chilometri orari. Su Empoli i 40. Al di là dei numeri, resto della mia idea: serve uno scatto culturale".

Ovvero?

"Bisogna avviare un percorso condiviso fra scienziati, politica e popolazione. Servono opere, più monitoraggio. Ed educazione soprattutto verso le giovani generazioni, che saranno le più colpite dai cambiamenti climatici".

Ylenia Cecchetti