Ostello, biblioteca e servizio ristoro. Un convento a misura di pellegrino

In una tesi di laurea l’innovativo progetto sul complesso della Vergine

Un momento della presentazione del progetto

Un momento della presentazione del progetto

Fucecchio, 6 marzo 2018 - Un ostello per accogliere i pellegrini che transitano sulla Via Francigena, biblioteca e servizio di ristoro. Ecco quale potrebbe essere il futuro del complesso che vede insieme la chiesa e il convento della Vergine, a Fucecchio. A ipotizzarlo è l’architetto Caterina Lucchesi nella sua tesi di laurea, presentata sabato pomeriggio durante il convegno promosso dall’associazione Madonna delle Cinque Vie. L’iniziativa ha visto la partecipazione di cittadini, amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Alessio Spinelli e di molte associazioni tra le quali la Fondazione Montanelli Bassi, Fucecchio riscopre, Italia Nostra, la parrocchia della chiesa della Collegiata e la contrada Porta Raimonda. Insomma, in tanti hanno voluto essere presente al pomeriggio tra passato e futuro di una struttura centrale nel cuore dei fucecchiesi.

E il convegno ‘Convento della Vergine - Immagini e studi per il recupero di un monumento fucecchiese’ aveva lo scopo di far conoscere il lavoro realizzato dall’architetto Caterina Lucchesi, con la sua tesi di laurea sul recupero dell’importante complesso religioso, fondato nel 1600 dai Frati Cappuccini. Nel chiostro presenta affreschi di Alberico Carlini da Vellano, risalenti alla metà del ‘700, oltre a ottantacinque lapidi in marmo appartenenti alle famiglie più illustri di Fucecchio tra le quali anche quella del patriota Giuseppe Montanelli. «Qui nacquero l’associazione Scout – ricorda il sindaco Spinelli – e tante altre attività e iniziative intraprese da padre Angelico Ceci. Il suo ricordo è ancora vivo: fu una sorta di don Milani fucecchiese che, anche attraverso attività ludiche e sportive, riuscì ad aggregare tanti giovani. Proprio questi due aspetti, storico-culturale e sociale, lo rendono un complesso significativo».

Non a caso l’amministrazione comunale «ha deciso di investire risorse per un intervento di ristrutturazione del tetto e di recupero delle decorazioni con manutenzioni ordinarie e straordinarie intraprese, lo scorso anno, anche grazie ai fondi raccolti attraverso l’Art Bonus e dalle donazioni della Fondazione Carismi», ricorda Spinelli. Fondi cui si aggiungono «320mila euro che abbiamo ricevuto dal Ministero dei beni culturali». E qui si inserisce la tesi di laurea elaborata dall’architetto Lucchesi: può rappresentare un importante tassello del mosaico per il futuro recupero dell’intero complesso. Il testo indica una moltitudine di interventi da attuarsi per il consolidamento e per il rinnovamento estetico degli edifici.