Omaggio a Bach. L’anniversario con il concerto

La ’Passione’ suonata nella chiesa di San Francesco in occasione dei 300 anni dalla prima esecuzione.

Omaggio a Bach. L’anniversario con il concerto

L’ensemble Lilium Cantores, che eseguirà la Passione di Cristo di Bach nel trecentesimo anniversario dalla prima esecuzione

La "Johannes Passion" di Johann Sebastian Bach, in occasione del 300esimo anniversario dalla sua prima esecuzione, approda per la prima volta a Castelfiorentino. L’occasione sarà il concerto di venerdì prossimo alle 21 presso la chiesa di San Francesco (ingresso gratuito fino ad esaurimenti posti), nella giornata dedicata a San Francesco D’Assisi, Santo Patrono d’Italia. Ad eseguire l’evento promosso dall’associazione "Amici della Lirica Umberto Borsò" con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino e della Società Bachiana italiana, sarà l’ensemble Lilium Cantores sotto la guida del maestro Umberto Cerini. Un gruppo specializzato nel repertorio barocco e costituito da una formazione corale da cui provengono anche i vari solisti e da un’orchestra con l’utilizzo di strumenti musicali antichi o ricostruiti su modello di quelli in uso all’epoca. La serata è dedicata alla prima delle "passioni" che Bach scrisse durante il suo lungo servizio come maestro ("Kantor") presso la chiesa di San Tommaso a Lipsia, per essere eseguita nell’ambito della liturgia del Venerdì Santo del 1724. La sua funzione era quella di raccontare al popolo gli episodi della Passione di Cristo, attraverso la loro messa in musica e l’accostamento con testi poetici e devozionali. "Sono molto lieto – osserva don Alessandro Lombardi, preposto di Santa Verdiana – che la chiesa di San Francesco possa ospitare un evento così importante. Un vero e proprio capolavoro musicale ci guida a una più profonda comprensione di un mistero centrale della nostra fede. Ottocento anni dopo che San Francesco a La Verna ricevette le stigmate saremo in certo qual modo tutti invitati a immedesimarci totalmente in Cristo crocifisso per amore degli uomini, a conformarci al dono generoso della sua vita nella e per la fragilità umana che ci appartiene". "L’approdo a Castelfiorentino di un tale capolavoro – sottolinea Franco Spina, assessore alla cultura – testimonia il ruolo centrale della cultura nella nostra città e una ricettività al nuovo e all’inesplorato".