"Non separatela dalla sua mamma". Stop al trasferimento di una neonata

I servizi sociali si sono presentati all’ospedale di Empoli per portare la bambina in una struttura di Viareggio. L’avvocato Zani: "L’ordinanza del tribunale dei minori dice che il genitore ha la facoltà di stare con la figlia"

Neonatologia

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Empoli, 30 dicembre 2022 - Una madre con problemi di tossicodipendenza e sua figlia di appena un mese di vita, che alla nascita le è stata riscontrata la positività a metadone, hanno rischiato di essere separate nonostante esista un’ordinanza del tribunale per i minorenni di Firenze che dispone il trasferimento della neonata (non appena dimissibile) in una struttura idonea con la facoltà del genitore di permanervi. La vicenda si è consumata ieri quando, intorno all’ora di pranzo, gli assistenti sociali si sono presentati nel reparto di pediatria e neonatologia dell’ospedale di Empoli per prelevare la piccolina e trasferirla in una struttura a Viareggio, dove però la madre non avrebbe potuto risiedere perché non idonea ad accoglierla. Ne è nato una sorta di braccio di ferro con l’intervento dei carabinieri della compagnia di Empoli, che hanno raccolto tutti gli elementi della vicenda e evitato che la situazione degenerasse.

A impedire l’azione degli assistenti sociali si sono presentati i genitori della bambina che, insieme al legale della nonna materna, Simone Zani, facendo leva proprio sull’ordinanza del giudice minorile, chiedevano che la bambina non venisse trasferita senza la sua mamma. "L’azione dei servizi sociali – spiega l’avvocato Zani – non garantiva la corretta esecuzione del provvedimento del tribunale per i minorenni. Trasferire la neonata in una struttura lontana dalla residenza della madre, di fatto le avrebbe impedito di vedere la piccolina in quanto la donna è sprovvista di auto". Il legale fa presente che sussisterebbero anche le condizioni affinché madre e figlia possano stare insieme nella casa della nonna materna. "La nonna – spiega l’avvocato – ha già fatto notare ai servizi sociali di essere disponibile a ospitare e accudire la nipote nella propria abitazione di Empoli, sotto la supervisione dei servizi sociale, e con l’aiuto economico del nonno materno, dal quale è divorziata. L’uomo è infatti titolare di pensione, di indennità di accompagnamento e di una di invalidità ed è residente a meno di un chilometro dalla residenza dell’ex moglie".

La vicenda ieri si è chiusa con un nulla di fatto. La bambina infatti è rimasta in ospedale affidata alle cure del reparto di pediatria. Al momento non sussistono condizioni nè di urgenza nè di emergenza per essere spostata. "La mia assistita – sottolinea l’avvocato Zani – chiede adesso al tribunale per i minorenni di Firenze che venga adottato un provvedimento urgente per impedire che la bambina sia trasferita e allo stesso tempo chiede che vengano disposti ulteriori accertamenti specifici per valutare l’idoneità dell’affidamento temporaneo della piccolina a lei, sotto la supervisione dei servizi sociali di riferimento".