Meir, l’evento in libreria. Intifada annuncia proteste

Alla San Paolo la presentazione della biografia sulla ’fondatrice’ di Israele. La replica del direttore Cremonesi: "Fascisti e nazisti contestavano i libri...".

Meir, l’evento in libreria. Intifada annuncia proteste

Meir, l’evento in libreria. Intifada annuncia proteste

Al centro della questione c’è un fattore: la tempistica. Ritenuta "inopportuna e fuori luogo visto quello che sta accadendo in questo momento storico". Succede che a dividere sia il titolo di un libro. Ha fatto rumore la locandina che ha iniziato a girare sul web in questi giorni, dove la San Paolo Libri & Persone di Empoli annuncia la presentazione di “Golda. Storia della donna che fondò Israele“. L’autrice Elisabetta Fiorito traccia la biografia di "una delle politiche più autorevoli del secondo Novecento". L’appuntamento è per le 18.30 dell’11 aprile nei locali della libreria empolese. Ed è alla stessa ora che, "se l’evento non sarà annullato", Csa Intifada Comunità in resistenza, manifesterà la sua contrarietà.

Il centro sociale empolese non ci sta e grida alla "vergogna" annunciando un presidio davanti alla libreria di via del Giglio per "contestare la presentazione del libro. Riteniamo inaccettabile e provocatorio – dicono da Intifada – in un momento in cui lo stato di Israele uccide con il suo esercito e i coloni donne, bambini e civili (a oggi più di 30mila) enfatizzare una figura come Golda Meir, promotrice della pulizia etnica del popolo arabo in Palestina. Anche fosse solo per analizzarne la figura da statista". Si chiede l’annullamento dell’evento invitando tutte le persone che sostengono la causa palestinese ad unirsi alla manifestazione. "Ci auguriamo che la libreria ci ripensi, senza ulteriori polemiche – conferma l’attivista Armando De Matteis –. La protesta è organizzata da noi ma aperta a tutte le sensibilità che in questi mesi hanno supportato iniziative in difesa della Palestina". Al momento si prendono tempo il comitato Empoli per la pace e il coordinamento Palestina libera (di cui Intifada fa parte) per valutare il da farsi. "È una questione di opportunità, di tempistiche sbagliate – insiste De Matteis –. Tre anni fa un evento del genere sarebbe passato sotto silenzio ma oggi non può essere così. È come gettare benzina sul fuoco".

Dalla San Paolo Libri & Persone (alla quale non è stata comunicata ufficialmente alcuna iniziativa di protesta), non c’è volontà di fare un passo indietro. Anzi, si tiene il punto. "Facciamo i librai, presentiamo libri che ci sembrano meritevoli – tiene a precisare Fabio Cremonesi, direttore del progetto culturale dietro la San Paolo, storica libreria riaperta nel 2021 grazie a Cooperativa Sintesi Minerva –. Non ci nascondiamo, siamo disponibili al dialogo. Non sapevamo nulla del presidio e confermiamo, comunque, il nostro evento". Libreria da sempre aperta a incontri, corsi, eventi e gruppi di lettura, la San Paolo tende la mano agli attivisti e coglie l’occasione per spiegare la scelta fatta. "Meir è stata una leader socialista – replica Cremonesi –. Non mi risulta si sia resa protagonista di genocidi finché è stata in vita. Quello che è successo dopo, non ha niente a che fare con lei. Le contestazioni sulla cultura? Le facevano fascisti e nazisti. Non penso che Intifada voglia rifarsi a questa tradizione. In ogni modo, chi volesse conoscere il mio punto di vista come organizzatore, può invitarmi a un incontro aperto. Sono disponibile a farlo, in libreria o all’Intifada".

Ylenia Cecchetti