La dispensa dello spaccio nel giardino dei bambini

Pusher denunciato dalla polizia

L'uomo è stato denunciato dalla polizia

L'uomo è stato denunciato dalla polizia

Castelfiorentino, 6 giugno 2018 - La droga sistemata poco oltre la recinzione, il bilancino di precisione nascosto tra i rami degli alberi e il ‘negozio’ nel giardino pubblico. Tutto questo in piazza Gramsci a Castelfiorentino. Una piazza assai vissuta da grandi e piccini, ma purtroppo non esente da ‘brutti giri’. Lo hanno segnalato a più riprese i cittadini, con il sindaco Alessio Falorni pronto a farsi a più riprese portavoce di segnalazioni puntuali e attente. Segnalazioni che, lunedì sera, grazie al pronto intervento della polizia del commissariato di Empoli, hanno portato alla denuncia per spaccio di un 30enne di origini marocchine,M.E. le sue iniziali.

L’uomo è stato incastrato nel corso di un blitz scattato con l’impiego degli uomini del Reparto prevenzioni crimini Toscana in arrivo da Firenze.

Poco dopo le 20, gli agenti si sono appostati nei pressi della piazza e si sono messi a osservare i movimenti del 30enne. A un certo punto, ha saltato la recinzione, salvo poi tornare di nuovo nei giardini pubblici, portando con sé la droga. Lo hanno scoperto gli agenti, dopo averlo bloccato e perquisito. Aveva tredici grammi di hashish ancora da suddividere in dosi. A quanto pare, utilizzando il bilancino scovato dalla polizia tra i rami di una pianta vicina, tagliava il pezzo a richiesta del cliente.

Richieste che gli venivano fatte a quattr’occhi oppure via messaggio con un linguaggio in codice dove le dosi venivano ribattezzate quando ‘bottiglie’ quando ‘prevendite’ o in altri modi ancora, come è emerso dai messaggi presenti sul suo cellulare, Il 30enne aveva con sé anche 515 euro, segno di un’attività fiorente, quella sul ‘piazzale’ come lo chiamano i castellani, a partire dal sindaco Alessio Falorni, soddisfatto per «il lavoro importante fatto dai membri del gruppo Castello Sicura. Ringrazio, oltre doverosamente alle forze dell’ordine, i cittadini di Castelfiorentino che hanno collaborato all’indagine e che hanno fornito un aiuto prezioso agli agenti».