La bufera sul consiglio comunale. L’affondo degli azzurri a Donnini: "Il sindaco evita le responsabilità"

Il capogruppo di FI, Simone Testai, prende posizione sulla vicenda dell’elezione da rifare da capo

La bufera sul consiglio comunale. L’affondo degli azzurri a Donnini: "Il sindaco evita le responsabilità"

Il capogruppo Testai prende una dura posizione sulla vicenda che sta infiammando il clima politico: la nuova elezione del presidente del consiglio comunale sarà fatta a settembre nella prima seduta utile

Non si placa la polemica politica dopo l’indicazione del prefetto che porterà il consiglio comunale a ripetere l’elezione del presidente del consiglio comunale. Una battaglia vinta da Vittorio Picchianti (Fratelli d’Italia) che ha sollevato la questione del quorum vincendo il duello con l’amministrazione comunale. Ma ora la questione è un’altra. Non sono i tecnicismi. Ma il comportamento dell’amministrazione comunale. È Forza Italia a gettare benzina sul fuoco. "Interpretazione della norma? Mi chiedo: solo a Fucecchio si è votato per il presidente del consiglio comunale oppure in tutti gli altri 7.904 comuni andati al voto? E gli altri 7.903 hanno avuto dubbi ? – dice il capogruppo azzurro Simone Testai –. Io credo che sarebbe stato opportuna una maggiore cautela sia nel leggere il regolamenti che nell’applicarlo, e magari dedicare un po di tempo all’approfondimento se vi erano dubbi; visto che le opposizioni avevano sollevato il problema".

Poi l’affondo a Donnini. "Non si può scaricare la colpa sul segretario, rimandando competenze tecniche agli uffici; chi amministra dovrebbe anche assumersi la responsabilità delle decisioni prese e non “voler restare fuori dalle questini tecniche” – aggiunge Testai –. Rimane il fatto che il comune di Fucecchio, e chi amministra, hanno dimostrato già alla prima seduta di non essere all’altezza del ruolo affidatogli". "Mi domando, inoltre, le spese della seduta del consiglio comunale necessaria a sanare gli eventuali errori commessi saranno a carico dei cittadini ? E ancora tutti gli atti successivi alla votazione “illegittima” del presidente, sono validi ? – chiede Testai –. Tra questi salvaguardia degli equilibri di bilancio, votazioni delle commissioni e dei rappresentanti all’Unione dei Comuni? Se così fosse vanno indette nuove commissioni? Nuovo consiglio e nuovo consiglio dell’Unione con i relativi atti approvati ? Il dubbio è legittimo, mi auguro di no, altrimenti chi ha l’onere di amministrare dovrebbe assumersi le proprie responsabilità". Secondo quanto spiegato dal segretario comunale tutte le deliberazioni prese dal consiglio in questo mese di lavoro restano valide in quanto prese a maggioranza. La nuova elezione sarà a settembre nel primo consiglio comunale.

C.B.