Incubo frane, nuovi interventi. L’Unione concede il via libera per i lavori nelle zone critiche

Il provvedimento è legato alle conseguenze sul territorio dell’alluvione del novembre scorso. La prima parte delle opere ha richiesto l’impiego di risorse per oltre un milione di euro

Incubo frane, nuovi interventi. L’Unione concede il via libera per i lavori nelle zone critiche

Incubo frane, nuovi interventi. L’Unione concede il via libera per i lavori nelle zone critiche

Empolese Valdelsa, 8 giugno 2024 – Nelle scorse settimane, l’amministrazione comunale aveva quantificato in 1,2 milioni di euro l’ammontare delle risorse stanziate per gli interventi più urgenti di messa in sicurezza del territorio effettuati nelle ore e nei giorni immediatamente successivi all’alluvione dello scorso 2 novembre.

E qualche giorno fa, è arrivata da parte dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa l’autorizzazione all’esecuzione di eventuali nuovi interventi di somma urgenza sulle strade interessate dai movimenti franosi post-alluvione, quali via San Lorenzo, via Sant’Amato, via Carmignanese, via di Santa Lucia e via di Faltognano. Operazioni in vista delle quali si è resa necessaria l’autorizzazione ai fini del vincolo idrogeologico ai sensi della "Legge forestale della Toscana", che sarà valida per i prossimi cinque anni.

Il grosso del lavoro sulle frazioni del territorio, perlomeno in merito alle opere più impellenti, era comunque stato completato. In via Sant’Amato era già stato necessario intervenire ad esempio a seguito di una frana che ostruiva la sede stradale, con gli addetti ai lavori che avevano riscontrato la presenza di materiale sciolto soggetto al rischio di distacco e di caduta sulla strada comunale sottostante (l’unica via di accesso alla frazione).

Gli operai hanno dovuto lavorare con impegno anche in via San Lorenzo ad esempio, dove l’acqua aveva causato uno smottamento e minato la stabilità della sede stradale. Se i primi cantieri avevano ripristinato la viabilità e le condizioni basilari di sicurezza, i prossimi dovranno evidentemente servire per risanare definitivamente le ferite lasciate dagli eventi atmosferici.