Furti, spaccio e molestie in strada: "La nostra è una lotta quotidiana"

Viaggio nel quartiere tra la stazione ferroviaria e Ponzano: residenti e commercianti esasperati chiedono aiuto

Furti, spaccio e molestie in strada: "La nostra è una lotta quotidiana"

Furti, spaccio e molestie in strada: "La nostra è una lotta quotidiana"

di Ylenia Cecchetti

È un via vai ininterrotto, come ogni mattina: dal sottopasso ferroviario che collega via Fabiani con via dei Cappuccini a Empoli transitano studenti e pendolari. Anziani che portano a spasso il cane e mamme che spingono passeggini. Sono le 10 e la zona è trafficata. I negozi del quartiere hanno riaperto dopo le festività, c’è la fila fuori dalla farmacia, l’andirivieni al bar. Scene di vita ordinaria tra Ponzano e la stazione. Ma ordinari sono diventati anche gli episodi legati allo spaccio, al degrado e alla violenza. L’ultimo, ai danni di una 83enne, aggredita e trascinata in pieno giorno per strada (era sabato scorso) da un gruppo di minorenni intenzionati a rubarle la borsetta. È successo tutto in quello stesso passaggio obbligato che centinaia di persone percorrono quotidianamente per raggiungere il centro.

Il sottopasso dove l’estate scorsa un’altra residente di Ponzano, di 82 anni, è stata strattonata da un malintenzionato. "Un giovane sotto effetto di sostanze stupefacenti – racconta la figlia della donna, ripercorrendo quei momenti – che con tono minaccioso le chiedeva soldi per la droga". L’anziana si è difesa con la stampella e il tizio si è dileguato. Poco dopo altri due episodi analoghi. È andata peggio alla dipendente di una frequentata pasticceria del quartiere, che si è presa un pugno in faccia. "Era luglio, stavo attraversando il sottopasso per andare al lavoro. Un uomo ha tentato di rubarmi la borsa a tracolla. Io ho reagito e mi son presa un colpo in faccia. Gliel’ho reso, però". Da piazza don Minzoni raggiungiamo via dei Cappuccini. "Abito in via Fucini, sono sempre passata di qui senza essere infastidita – dice Carla Degl’Innocenti –. Ma negli ultimi anni la situazione è peggiorata. Mi muovo a piedi senza timore, ma certe zone le evito, specialmente quando cala il buio".

Rossella Rossi, pensionata di Ponzano, non ha dubbi. "Dalla stazione non ci passo volentieri, è una zona da controllare. Il sottopassaggio? Di buio non lo percorro volentieri". Un altro passo e siamo nella piazzetta in fondo a via Cantini, proprio dietro la stazione; tra siringhe e bottiglie di alcolici abbandonate in strada a quantità industriali, c’è chi vende droga e chi la compra. Succede sotto gli occhi dei commercianti e dei residenti, esasperati. Dalla lavanderia al fruttivendolo, pochi metri e la storia non cambia. Il punto è strategico: si osserva ogni movimento di spacciatori e clienti che agiscono indisturbati.

"I punti di spaccio sono almeno tre – dice il titolare di Elle Frutta Luca Volpini –. Le forze dell’ordine ne sono a conoscenza, ma hanno le mani legate. Basta appostarsi qui davanti e assistere a quel che succede. Di recente sono anche spariti un faretto e una cassetta di mandarini. Mai successo in dieci anni". "Siamo sulla difensiva e il fatto che succeda tutto alla luce del giorno fa capire quanto chi agisce si senta impunito": parola di un altro esercente del quartiere. E su questo, tutti d’accordo.

Da via dei Cappuccini ci spostiamo all’ex Marzi e Fulignati di via Ponzano. Davanti alla chiesa, un uomo chiede l’elemosina, poi si volta e urina tra gli arbusti. "I clienti del supermercato ormai non si stupiscono più", ci dicono. E neppure i dipendenti, che hanno appeso alla porta dell’ufficio le foto (riprese dalle telecamere di videosorveglianza) degli autori degli ultimi furti. "È una lotta quotidiana, dall’orario di apertura a quello di chiusura – confessa il direttore, Yuri Lazzeri –. Le telecamere? Permettono solo di vedere chi scappa. Sono in prevalenza stranieri ma non solo". "Rubano di tutto – aggiunge il responsabile Alessio Cappelli –. Ma non per consumo personale. Chi ruba non lo fa per necessità. Tra i prodotti più gettonati i pinoli, c’è un mercato nero dietro. E i ricambi delle lamette da barba, prodotti che si possono rivendere".