
La colonna di fumo visibile ieri mattina (Tommaso Gasperini/FotoGermogli)
Un principio d’incendio è divampato nella mattinata di domenica, 1 giugno, alla Vibac Spa di Mercatale, azienda multinazionale tra i leader mondiali nella produzione di nastri adesivi e film per imballaggi speciali. Le fiamme si sono sviluppate intorno alle 9.15, ma l’allarme è scattato tempestivamente grazie alla segnalazione di un operatore della vigilanza privata appartenente ai Vigili Giurati di Empoli, che durante il giro di controllo ha notato una densa colonna di fumo provenire dallo stabilimento. Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha permesso di circoscrivere e spegnere rapidamente l’incendio, evitando conseguenze più gravi.
Secondo le prime ipotesi, l’origine del rogo potrebbe essere riconducibile a un guasto elettrico, forse legato al quadro di distribuzione. Le fiamme, fortunatamente, non hanno interessato liquidi o materiali infiammabili né aree direttamente coinvolte nel processo produttivo. Sul posto è arrivato anche il sindaco Daniele Vanni, che ha subito rassicurato la cittadinanza visibilmente preoccupata dalla nube scura visibile anche a distanza.
"L’incendio ha colpito alcuni impianti elettrici e i rivestimenti delle pompe, ma non ha toccato nessuna sostanza legata al processo produttivo e quindi non ci sono state emissioni pericolose – ha spiegato Vanni a La Nazione, direttamente dal luogo dell’incidente –. I vigili del fuoco sono intervenuti con grande tempestività, scongiurando rischi sia per le persone che per l’ambiente". Le verifiche per accertare le cause dell’incendio sono ancora in corso e, al momento, è prematuro fare una stima precisa dei danni. Gli spazi coinvolti dalle fiamme sono stati subito interdetti all’uso. Il sindaco ha ribadito poi anche attraverso i propri canali social che, grazie all’efficacia dell’intervento dei pompieri, "non si riscontrano problemi per la salute pubblica". Il lavoro congiunto di tutte le autorità competenti ha permesso, insomma, di gestire l’emergenza in modo rapido e sicuro, evitando ripercussioni sulla salute pubblica e sull’ambiente.
elisa cap.