
Il sindaco di Cerreto Guidi Rossetti mentre depone una corona al momento che ricorda le vittime dell’agosto 1944 nell’anno dell’ottantesima ricorrenza
"Nell’estate del 1944, le stragi in Toscana aumentarono e vennero decise in modo netto: 174 persone fra donne, bambini ed anziani persero la vita. Stamani (ieri, ndr) le abbiamo ricordate ed abbiamo sottolineato l’importanza di un lavoro continuo e costante che devono fare le istituzioni, insieme alle associazioni, alle scuole e a tutti per costruire un futuro dove si scelga sempre la pace". Il sindaco Simona Rossetti si è così espressa, nell’ambito delle commemorazioni dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio del Padule di Fucecchio che ieri hanno interessato il territorio cerretese. La cerimonia è iniziata a Stabbia, con la deposizione di una corona d’alloro deposta in piazza XXIII Agosto per commemorare le vittime della strage compiuta dai nazifascisti. L’attenzione si è poi spostata al “Giardino della Meditazione“ intitolato a Livio Lensi, dov’è stata posta un’altra corona. All’intervento del sindaco hanno fatto seguito alcune testimonianze e sono stati letti dei brani a cura dell’associazione culturale La Maschera, per ricordare quei giorni drammatici del 1944. E in quest’ottica è stato presentato il progetto “Passi di Storia, luoghi di memoria del ‘900“, a cura dell’Istituto storico della Resistenza della provincia di Pistoia, che si pone l’obiettivo di tramandare la memoria dei civili cerretesi (e non solo) uccisi dalla camicie nere e dai soldati tedeschi in ritirata. "In queste campagne c’era tanto dolore. Dobbiamo pensare a quanta fatica hanno fatto quegli uomini e quelle donne con i bambini da crescere, in un momento in cui non c’era la speranza del futuro – ha concluso Rossetti – pensiamo alle donne, che non potevano sapere quando la guerra sarebbe finita, senza i propri uomini a casa e con i figli ai quali non sapevano che tipo di futuro avrebbero potuto dare. Come ogni anno, da tanti anni le nostre amministrazioni ricordano insieme alla cittadinanza quanto accaduto in quella tragica estate del ‘44. Un bell’esempio di come vogliamo ribadire con convinzione l’importanza dell’onorare le vittime, della ricostruzione storica, dell’impegno civile e del lavoro continuo delle nostre istituzioni".