Un impegno concreto per accelerare il processo di integrazione delle nuove generazioni di ragazze e ragazzi, figli di cittadini stranieri, ma integrati nel tessuto sociale della città, tanto da aver completato almeno un ciclo di studi nelle scuole empolesi. Il Consiglio comunale di lunedì scorso ha detto sì (a favore Pd, Una storia empolese, Questa è Empoli, Alleanza Verdi e Sinistra, Buongiorno Empoli-Siamo Empoli, M5S; contrari Fratelli d’Italia, Forza Italia-Empoli del Fare) alla delibera che conferisce la cittadinanza onoraria “a tutti i minori figli di cittadini stranieri che frequentano le scuole del territorio comunale e che abbiano completato almeno un ciclo scolastico”. Quindi tutti coloro che, nati a Empoli da genitori stranieri, hanno terminato almeno le scuole elementari e hanno meno di 18 anni.
La proposta voluta dalla giunta Mantellassi si innesta nel dibattito sul referendum cittadinanza, per cui sono già state raccolte più delle 500mila firme essenziali per depositare la proposta e chiedere l’ammissibilità alla Corte Costituzionale. Se in quell’ambito, il referendum punta a dimezzare da 10 a 5 gli anni per richiedere la residenza legale in Italia, il provvedimento discusso dal Consiglio empolese vuole tenere accesi i riflettori sulle future generazioni. La cittadinanza onoraria rappresenterebbe "un riconoscimento simbolico e istituzionale di appartenenza e integrazione, manifestando il sostegno della città nei confronti di tutti i minori che, pur essendo di origine straniera, condividono il percorso educativo e sociale con i loro coetanei italiani". Nella delibera, si informa che verrà istituita una cerimonia pubblica annuale di conferimento della cittadinanza onoraria, alla presenza delle autorità. "È in corso un dibattito nel Paese sulla cittadinanza per i figli di stranieri nati in Italia - ha detto il sindaco Mantellassi - ma non sono mai state raggiunte le maggioranze necessarie per l’approvazione in Parlamento. Con questa delibera vogliamo mandare un segnale forte alle istituzioni".
"È un passo avanti importante quello fatto dal Consiglio - spiega l’assessora alla scuola, Maria Grazia Pasqualetti -, Empoli non può attendere oltre su quello che noi consideriamo legittimo, ossia l’integrazione di bambine e bambini che fanno già parte della nostra comunità, a scuola e in società". Sul tema è intervenuto anche il consigliere di centrodestra Simone Campinoti: "Anche a noi stanno a cuore i diritti dei bambini, specie quelli più svantaggiati, ma l’atto approvato è solo un inutile tentativo di strumentalizzare ai fini di consenso questi bambini".