Cani avvelenati nei boschi di Coiano

Si erano allontanati per una corsa: uno non è tornato, l’altro è morto in braccio al padrone

Giada Massai con i suoi amatissimi Igor e Kira

Giada Massai con i suoi amatissimi Igor e Kira

Castelfiorentino, 21 marzo 2019 - «Ciò che è accaduto a Kira e Igor non deve succedere ad altri». Giada Massai vive a Castelfiorentino insieme al suo compagno. A rendere più che mai vivaci le loro giornate, fino a pochi giorni fa, c’erano i due cani di famiglia: una cucciola di pitbull di cinque mesi, Kira, e un amstaff di tre anni, Igor. Una quotidianità fatta di affetto, di giochi e passeggiate. Momenti da vivere tutti insieme fino a domenica quando i due cani sono morti, all’improvviso, a quanto pare dopo essere entrati in contatto con un forte veleno.

«Si sono allontanati all’improvviso, correndo nella riserva di Coiano – racconta Giada, in lacrime – Verso l’ora di pranzo abbiamo visto tornare Igor: ha avuto appena il tempo di abbaiare, di raggiungere il mio compagno. Si è messo tra le sue braccia ed è morto». Ripercorrere quegli istanti è un dolore forte, tale da richiedere una pausa. «Ho contattato il veterinario spiegandogli ciò che era accaduto, descrivendogli tempi e modalità in cui era sopraggiunta la morte per il nostro Igor – riprende Giada – E sulla base delle mie parole ci ha comunicato che con ogni probabilità il cane è morto per avvelenamento, forse da stricnina». Sul corpo di Igor non sono stati eseguiti accertamenti.

«Non ci abbiamo pensato: eravamo stravolti per quanto successo ai nostri cani amatissimi, di una dolcezza unica. Spesso queste razze vengono additate come aggressive, ma i nostri cani non lo erano. E voglio dire grazie a tutti gli amici dell’area di sgambo di Castelfiorentino che lo avevano capito e li hanno accolti e amati», spiega ancora Giada, in questi giorni impegnata con i familiari nella ricerca della piccola Kira. «Lei non ha fatto ritorno a casa – sottolinea – Probabilmente non ce l’ha fatta, non ne ha avuto il tempo. La stiamo ancora cercando nella boscaglia, purtroppo per adesso non siamo riusciti a individuarla. Aveva il microchip, un collare con la medaglietta e sopra i nostri recapiti. Se qualcuno l’avesse trovata avrebbe avuto modo di contattarci, invece…».

Invece il silenzio rotto dall’appello della famiglia, decisa a fare in modo che «altri non debbano dire addio ai loro cagnolini e a vivere la nostra sofferenza: l’invito è a prestare massima attenzione a chi si trova a passare in quella zona. Da lì passa la Via Francigena, in tanti amano concedersi passeggiate nel verde con i propri cani. Fate attenzione».