Anziani in coda con le bollette "Non ce la fanno più a pagarle"

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Boom di anziani in fila con le bollette in mano agli sportelli Spi Cgil. "La loro condizione economica preoccupa - ha detto Silvano Pini del sindacato empolese a tutela dei pensionati - Gli anziani e i fragili stanno vivendo momenti difficilissimi, costretti in molti casi a vivere con un reddito mensile inferiore ai mille euro e in condizione di solitudine, non reggono il caro bolletta. Serve una riforma delle pensioni che metta al sicuro loro e le prossime generazioni. E serve estendere la quattordicesima a chi ancora non la riceve pur avendo pensioni basse". Ma è l’intero welfare, secondo la Cgil, che va ripensato, tenendo conto dell’invecchiamento generale della società. "Dotarsi di una legge nazionale sulla non autosufficienza è prioritario - prosegue Pini - Una legge in grado di dare servizi socio-assistenziali sanitari a persone che nel tempo si aggraveranno e che non hanno risorse per accedere alle Rsa". Se di sanità si parla, prioritario occuparsi delle "gravi carenze organizzative e gestionali dell’ospedale di Empoli, che ha prodotto una drastica diminuzione della qualità dell’offerta nonostante l’impegno degli operatori sanitari - dichiarano i sindacalisti - Le cause? Da ricercare nel blocco delle assunzioni, nella riduzione dei posti letto delle cure intermedie, nella scarsa attenzione all’assistenza medica avanzata". Non se la passa meglio il mondo degli appalti "dove si lavora anche per sole 6 ore a settimana" denuncia Donatella Galgani della Filcams. L’sos di Paolo Grasso riguarda invece "il peggioramento delle condizioni dei lavoratori nelle cooperative con tagli a discapito di chi opera nei centri diurni".

Y.C.