Il turismo dei record

L'editoriale del direttore della "Nazione"

Francesco Carrassi

Francesco Carrassi

Firenze, 24 settembre 2017 -  IL TURISMO continua a regalarci stagioni da inserire nell’albo d’oro. I dati parlano chiaro: sono tutti segni più. Le cause sono diverse. Cresce ogni voce, dalle presenze ai fatturati come evidenziato dalla recente ricerca di Toscana Promozione.

E’ la seconda stagione consecutiva da «Champions del turismo» internazionale e italiano. Strategia vincente, impegno di istituzioni e categorie economiche, investimenti pubblici e privati: il brand Toscana va alla grande. Un «pacchetto» che deve essere incrementato - e qui vado controcorrente- per superare i campanilismi, che per la nostra terra sono spesso una ricchezza, e per utilizzare al meglio le risorse che il turismo ora mette a disposizione. Leggo in ciò un cambio di passo: gli interventi e gli investimenti seri e ponderati vanno fatti quando c’è una tendenza positiva che consente di utilizzare una parte dei guadagni. Non è sempre stato così. Spesso ci siamo accorti delle carenze proprio nei momenti di crisi quando recuperare e sostenere lo sviluppo è stato molto più difficile e faticoso se non impossibile. 

ECCO allora che le nostre città, Firenze in testa, per non parlare di Pisa, Siena, Pistoia, Lucca, non devono dormire sugli allori ma rimettersi in gioco e impegnarsi in questa sfida di salutare concorrenza che, alla fine, porta vantaggi imprenditoriali e sociali a tutto il territorio. Stesso discorso per i centri storici della verde Umbria. Bisogna cogliere al volo il momento d’oro per affrontare una volta per tutte, con decisione, l’assalto ai centri storici. Urge decongestionare, dare respiro, decentrare i flussi per nuovi itinerari e periodi di visita. Gli Stati generali del turismo in Toscana sono necessari per mettere in pratica nuovi progetti. Altrimenti si rischia di perdere identità e di vedere i centri storici spopolati dei nostri cittadini. Bisogna fare rete per ottimizzare risorse e vantaggi. Far circolare idee e novità. Una rete che va potenziata soprattutto dal punto di vista della promozione; una rete che abbracci tutte le offerte, dal mare alla montagna riscoperta che incassa uno straordinario più 12,8 per cento. E’ anche questo un risultato che deve spingere a sostenere anche la prossima stagione sciistica. Soffia il vento in poppa anche per l’altro filone, il turismo delle crociere che fa scalo nei porti della Spezia e di Livorno assicurando migliaia di presenze alle Cinque Terre, nel Golfo dei poeti, nelle città d’arte, nei borghi, nelle strade del vino della Toscana. Sono anni d’oro, ma bisogna guardare avanti: idee innovative sono benvenute per conciliare tradizione e Grande Bellezza, affari e identità.