Il ritorno tra la gente

L'editoriale del direttore de La Nazione Francesco Carrassi

Francesco Carrassi

Francesco Carrassi

Firenze, 23 settembre 2018 - E’ chiaro che il Pd e il centrosinistra non hanno ancora metabolizzato del tutto la sconfitta elettorale. Si continua ancora a mettere in risalto le cose buone che hanno fatto. Manca una ricerca approfondita degli errori. E ciò riguarda sia gli esponenti di vertice che i contenuti proposti.

Sarebbe controproducente una analisi generica e superficiale di un mea culpa mentre sarebbe necessario fare una valutazione molto approfondita per ritrovare non solo un programma credibile ma anche una visione che abbia corrispondenza nei bisogni reali della gente.

Dirigismo spinto e una certa arroganza (di possedere la verità a prescindere) hanno trascurato più di un aspetto mettendo in ombra anche il buono che è stato fatto. L’elettorato è sempre più sganciato dai blocchi, dalle ideologie e sempre più attento alle risposte a quelli che sono i problemi contingenti: la sicurezza, l’economia, il lavoro, la distribuzione della ricchezza, la sanità, il sociale e non da ultimo la partecipazione.

Mentre il centrodestra ha inaugurato il periodo dei due «canali», diviso sul governo ma unito nelle elezioni amministrative, il centrosinistra, ma soprattutto il Pd, ha necessità di ritrovare innanzitutto se stesso e di riproporsi come modello anche da reinventare come forza di minoranza forte e credibile.

Superate le divisioni e messo da parte il tutti contro tutti che, con la cena saltata a casa Calenda, ha toccato aspetti da psicodramma, probabilmente è il ricominciare da zero che può dare una speranza di rilancio. Che non può che partire dal ritornare, non facile, tra la gente con spirito di servizio.

Sì, crediamo che il centrosinistra e il Pd per rilanciarsi debbano riguardare al territorio, al mondo civico, alle associazioni, ai comitati, insomma alla gente. Il sindaco di Firenze Nardella ha dato l’esempio con il progetto “Uscio e bottega” in giro in tutti i quartieri e in tutte le realtà sociali della città. Il governatore Rossi ha alzato il tiro e allargato l’orizzonte in una però ancora generica chiamata a raccolta, per ritrovare l’unità di centrosinistra, del mondo civico, del mondo liberale, di quello cristiano, dei socialisti, dei sindacati, delle correnti storiche legate alla Costituzione. Come dire: andare oltre il Pd e oltre il Leu insieme.

Più concretamente una visione della società che guarda, come detto, alle imprese, al lavoro, alle famiglie e quindi alla sicurezza, alla sanità, alla scuola. Non è più il tempo delle utopie o delle ideologie. Ma attenzione: è assai pericoloso alimentare illusioni che possono trasformarsi in cocenti delusioni.