GABRIELE MASIERO
Economia

Confesercenti Toscana Nord fallita, ora tremano lavoratori e fornitori

Buco da 5 milioni di euro, debiti verso banche e fisco. "Ma la nostra associazione di categoria non sparirà"

Fallimento e libri in tribunale (foto Getty Images/iStockphoto)

Pisa, 4 luglio 2023 - Circa 5 milioni di euro di debiti verso il fisco, le banche e i fornitori e una quarantina di dipendenti che rischiano di perdere il posto di lavoro. E’ il quadro drammatico del tracollo finanziario della Consi srl, la società di servizi, di Confesercenti Toscana Nord (Pisa, Lucca, Viareggio e Massa Carrara), che ha travolto anche l’associazione di categoria, estromessa, con delibera della presidenza nazionale dalla Confesercenti. La procedura di liquidazione giudiziale è appena iniziata e nei prossimi giorni il Tribunale di Pisa nominerà un curatore, incaricato di gestire una patata bollente non da poco.

Perché il ’buco’ è enorme e il patrimonio della srl pressoché irrisorio e le conseguenze rischiano di essere drammatiche anche per tanti fornitori (quasi tutti associati Confesercenti), rimasti a bocca asciutta e con le speranze di recuperare quanto spetta loro ridotte al lumicino. Ma Confesercenti, assicura Massimo Biagioni, direttore regionale dell’associazione di categoria, "non sparirà dal territorio perché essendo un’associazione nazionale sarà comunque presente con altre strutture, associati e servizi nelle province di Pisa, Lucca, ma anche a Viareggio e Massa Carrara". Intanto però la ’vecchia’ associazione che raggruppava le tre province non c’è più e Confesercenti le ha proibito l’uso del simbolo e dei loghi, oltre a qualunque altra iniziativa sindacale e associativa. Sono già decaduti anche tutti gli organi sociali e le nuove sedi prossima apertura, sottolinea Biagioni. "Sia a Pisa, ma anche a Lucca, Viareggio e Massa Carrara non saranno in alcun modo riferibili alle precedenti: la cesura col passato sarà netto". Tremano intanto i lavoratori impiegati nella Consi: sono circa 40 e con la procedura giudiziale in corso non possono essere licenziati, tuttavia il futuro promette poco di buono.

E’ difficile, infatti, immaginare il riassorbimento dell’intera forza lavoro perché, ammettono dal regionale, "se la società fosse stata in salute non avrebbe portato i libri in tribunale". La speranza di un parziale riassorbimento arriva da un’offerta, già formalizzata con una Pec, da parte della Cna di Pisa che ha mostrato interesse verso alcuni degli asset attualmente in liquidazione: toccherà al curatore valutare l’offerta. L’operazione potrebbe però, almeno in parte, ’cannibalizzare’ il mercato delle future strutture territoriali dell’associazione di categoria. La defunta Confesercenti Toscana Nord ha invece già licenziato 7 dipendenti, di cui 4 in servizio al patronato, che saranno "ripescati" con la nascita delle nuove associazioni territoriali e la ripresa dell’attività sindacale.