Volontario aggredito dai no vax: coro di solidarietà, Giani: "Massima vicinanza"

Dino Fierli è stato insultato e spintonato solo perché indossava la divisa della sua associazione. Gli aggressori lo hanno accusato di essere "servo del sistema"

Dino Fierli, volontario della Misericordia, con i segni dell’aggressione sul volto

Dino Fierli, volontario della Misericordia, con i segni dell’aggressione sul volto

Firenze, 27 aprile 2022 - Tante, tantissime attestazioni di solidarietà verso Dino Fierli, il volontario della Misericordia di Badia a Ripoli aggredito, spintonato, insultato e accusato di essere “servo del sistema” da tre no vax solo perché indossava la divisa della sua associazione.

Un’aggressione raccontata proprio da La Nazione e che non poteva lasciare indifferente i toscani, da sempre attenti ai valori della solidarietà e del volontariato. I primi a intervenire sono stati proprio i vertici delle Misericordie. «Un episodio gravissimo, che vogliamo condannare con forza - ha detto Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell'Area Fiorentina -. L'altro aspetto che ci preoccupa è che, da quanto racconta lo stesso volontario, l'aggressione da lui subita non è un episodio isolato. La violenza è sempre sbagliata ma qui c’è un’aggravante inquietante: prendere di mira una persona che si mette a disposizione della comunità in modo spontaneo e del tutto gratuito. La condanna è totale e speriamo corale». Una richiesta di condanna corale che è stata subito ascoltata. «Tutta la mia solidarietà e vicinanza a Dino Fierli – ha commentato su Facebook il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – aggredito per strada da tre no vax». «Di fronte a questa ennesima follia - ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana - voglio mandare a Dino un grande abbraccio, dargli la mia solidarietà, quella di tutto il Consiglio regionale della Toscana e ringraziarlo per il suo impegno. I volontari fanno un lavoro insostituibile nella nostra comunità, per strappare un sorriso a chi soffre e per cercare di salvare una vita, compresa quella dei no vax se fosse necessario. Grazie Dino, la Toscana è dalla tua parte». «Tutta la mia vicinanza al volontario della aggredito e ferma condanna per quanto accaduto - ha dichiarato l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini -. É un atto gravissimo da condannare con forza. Un episodio di inciviltà non giustificabile. La violenza non appartiene alla nostra comunità, alla nostra regione, che si è sempre distinta per i suoi profondi valori di fratellanza e umanità, come hanno sempre ben rappresentato le associazioni di volontariato. L’impegno del volontariato è stato ed è fondamentale anche nella lotta al Covid, lungo tutta la filiera sanitaria e nella campagna di vaccinazione, che resta lo strumento più forte a nostra disposizione per fronteggiare gli effetti della pandemia. I vaccini salvano la vita. Il mio appello è a vaccinarsi tutti e per chi può a fare subito la quarta dose». «Caro Dino, l’aggressione che hai dovuto subire è un atto intriso di meschinità e ottusità – ha commentato il sindaco di Firenze, Dario Nardella - . Questi individui inqualificabili non hanno solo colpito la tua persona ma tutta la nostra città e tutto il mondo straordinario del volontariato. La mia solidarietà per quanto hai subito e la mia fiera condanna per questo atto per il quale i responsabili dovranno pagare». «Solidarietà e vicinanza per l’aggressione subita – ha detto l’assessore al welfare di Firenze, Sara Funaro -. Si tratta di un episodio grave da condannare con forza. La violenza non appartiene alla nostra comunità e la condanniamo in qualunque forma si verifichi. Compiere gesti violenti ai danni di una persona che indossa una divisa con la quale svolge attività a favore delle persone più fragili e in difficoltà è un atto meschino».

«La Misericordia di Badia a Ripoli, insieme alle associazioni del territorio ripolese, è stata una delle colonne portanti per la gestione dell’emergenza – ha commentato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini - al servizio degli altri in maniera incondizionata con le sue operatrici, gli operatori e i volontari. In prima linea per prestare aiuto ai più fragili. Chi ha insultato e colpito il signor Dino avrebbe tanto, tanto da imparare da lui e dagli altri volontari. Alla Misericordia di Badia a Ripoli tutta la solidarietà mia e della comunità riponesse». «Quanto accaduto a Firenze a un volontario della Misericordia di Badia a Ripoli è grave e inaccettabile – ha proseguito Massimiliano Pescini, vicesegretario del Pd toscano -. Per la violenza innanzitutto e per un’aggressione che prende di mira chi si prende cura degli altri e si mette a disposizione della comunità. L’estremismo di certe posizioni in alcuni casi si trasforma in vero e proprio odio e addirittura in violenza. Dal Pd toscano la massima vicinanza a Dino Fierli e a tutta la comunità dei volontari della Misericordia».