Viareggio, bimbi e festa del papà: dopo le polemiche c’è il compromesso

Valanga di polemiche per la scelta della dirigente della materna Florinda "Avevo annullato il laboratorio perché non tutti i bimbi hanno un babbo. E alcuni genitori avevano chiesto di evitare di escluderli dalle attività"

Barbara Caterini, dirigente scolastica della materna di Viareggio finita nella bufera

Barbara Caterini, dirigente scolastica della materna di Viareggio finita nella bufera

Viareggio, 16 marzo 2023 – Una bella mattinata fianco a fianco, tra fogli, matite e forbici, per festeggiare la Festa del Papà con uno stimolante laboratorio in orario scolastico.

Il papà, però, che avrebbe il ruolo di coprotagonista della giornata, non tutti i bambini ce l’hanno, e non sempre si riesce a trovare un San Giuseppe che si accolli la crescita del pargoletto. E così, alla scuola materna Florinda di Viareggio, la dirigente Barbara Caterini ha deciso di annullare il laboratorio, inizialmente calendarizzato per domani.

"Cinque o sei genitori sono venuti a lamentarsi da me perché non trovavano giusto che dei bambini venissero esclusi dall’attività e indirizzati da un’altra parte – ha spiegato la preside –; ho trovato le loro lamentele condivisibili, perché un laboratorio organizzato in questo modo è discriminatorio nei confronti di chi non ha un papà".

Apriti cielo. Complice il tamtam perverso dei social, la preside è finita nel tritacarne. Da un lato ha dovuto confrontarsi con le proteste legittime degli altri genitori, molti dei quali avevano già preso ferie o permessi dal lavoro per trascorrere una mattinata accanto ai loro figli e figlie in una delle prime attività in comune del post-pandemia. Dall’altro ha dovuto subire le sferzate dei Pro Vita & Famiglia: "Affermare che non esiste la ‘famiglia modello’ e per questo annullare la Festa del Papà è profondamente ideologico – l’attacco del portavoce Jacopo Coghe –; le scuole, dopo progetti gender e carriere alias, continuano a essere sempre di più dei campi di rieducazione".

La questione ha smosso coscienze a livello nazionale, ribattuta tra social, stampa, radio e tv. Dal canto suo, la direttrice ha riunito i genitori attorno a un tavolo. Ne è venuta fuori una discussione piuttosto animata, durata circa un’ora, in cui non sono mancati momenti di confronto aspro tra quei genitori che difendevano il proprio diritto a passare una mattinata con i figli, e gli altri che chiedevano di tutelare da eventuali contraccolpi emotivi i bambini che non hanno un papà con cui svolgere le attività di laboratorio.

Una mamma particolarmente accorata, racconta un genitore, avrebbe pure accusato la maggioranza dei presenti di voler "sdoganare la festa del maschio alfa".

Alla fine, il compromesso si è trovato a metà strada: la Festa del Papà sarà recuperata a fine marzo, e attualizzata, diciamo così, per venire incontro a quei bambini e bambine che si troverebbero in una situazione di disagio. "I laboratori con i bambini si svolgeranno nella settimana dal 27 al 31 marzo dalle 10 alle 11 – la fumata bianca firmata dalla preside Caterini –; il laboratorio valorizza la genitorialità e consiste in un percorso emozionale condiviso tra padre e figlia o figlio. Parallelamente, si svolgeranno altre attività di laboratorio di musica, psicomotricità funzionale, arte". I papà saranno ammessi, e per includere anche quei bambini che non hanno né il padre biologico, né un San Giuseppe, le porte saranno aperte anche a mamme, nonne e zii.