REDAZIONE CRONACA

Cresce l’Unione imprese storiche italiane

Solo nel 2018 sono tre le aziende fiorentine che si sono associate ed una veneta

Eugenio Alphandery presidente Unione Imprese Storiche Italiane

Firenze, 12 giugno 2018 - Cresce l’Unione Imprese Storiche Italiane, con sede a Firenze, che solo quest’anno ha visto l’ingresso di tre nuovi associati fiorentini ed uno Veneto. Un successo per questa associazione nata nella città del giglio che sta radunando attorno a se le aziende più longeve del made in italy e che oggi conta già 49 associati. La storia dell’associazione ha inizio nel 2000 quando su iniziativa di Franco Torrini e Eugenio Alphandery, attuale Presidente dell’associazione , si costituì, con undici imprese, l’Associazione Imprese Storiche Fiorentine (AISF) in Palazzo Vecchio, che nel 2006 abbracciò altre realtà ultracentenarie toscane, cambiando denominazione e diventando Unione Imprese Storiche Toscane. Dal febbraio 2012 si è trasformata in Unione Imprese Storiche Italiane. Le tre new entry del 2018 si chiamano Manifatture Sigaro Toscano 1818, Galleria Pietro Bazzanti e Fi. 1822 e Officine Mario Dorin 1918. Oltre a queste tre aziende dal glorioso passato, la UISI ha accolto quest’ano anche un’impresa veneta di eccellenza: Ceramica Cecchetto 1828 con sede a Nove (Vicenza). Manifatture Sigaro Toscano 1818 (società del Gruppo Industriale Maccaferri) è l’erede di duecento anni di eccellenza italiana, depositaria di un marchio che fa storia a sé. Una realtà che si rinnova ogni giorno e trova nel passato le basi per proiettarsi nel futuro. Nelle Manifatture di Lucca e Cava de’ Tirreni, Manifatture Sigaro Toscano produce una gamma di sigari di qualità per tutte le tipologie di pubblico, destinati al mercato nazionale e all’estero. Affondano invece nel 1822 le origini della Galleria Pietro Bazzanti e F. quando Pietro Bazzanti rileva lo studio di scultura in cui lavorava dal 1815 Luigi Bozzolini, l’ultimo discendente di una famiglia di ornatisti che fin dal Seicento avevano lavorato negli stessi locali per la Famiglia Corsini; lo studioe la galleria diventa uno dei più grandi e qualificati studi di scultura in marmo dell’epoca. Nel 1960 subentra nella proprietà la famiglia Marinelli, vecchi fonditori fiorentini, proprietari della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli. Fondata nel 1918, Officine Mario Dorin inizia a produrre compressori aperti per impianti di refrigerazione nel 1932. Ben presto, questo ultimo diventa il core business della società. Nel 1952 grazie alla grande capacità imprenditoriale del fondatore Mario Dorin e ad una sua intuizione meccanica, l'azienda iniziò a produrre compressori semiermetici alternativi per condizionamento e refrigerazione. Oggi Dorin, grazie all'impegno e il know - how dei figli e dei nipoti di Mario in sinergia con tutti i collaboratori interni ed esterni, ha consolidato la sua reputazione a livello internazionale e continua a crescere producendo circa 50.000 compressori a pistoni l'anno. “Sono molto soddisfatto della crescita della nostra UISI Unione Imprese Storiche Italiane – spiega Eugenio Alphandery, presidente dell’associazione nonché presidente e comproprietario della Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella 1612 di Firenze – In un momento particolare come quello attuale, il Made in Italy di qualità e di affidabilità deve rappresentare anche un valore culturale e sociale, oltre che economico”. La UISI Unione Imprese Storiche Italiane parteciperà come sponsor all’evento The Queen’s Birthday Party in programma giovedì prossimo a Roma presso Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore britannico in Italia. All’interno di una sala della villa dedicata alle eccellenze italiane e britanniche, l’Unione sarà presente con uno stand che illustra le attività e i progetti dell’associazione. Da Firenze, culla della civiltà, è iniziata questa avventura nazionale che in pochi anni ha sviluppato incontri e percorsi tra realtà ultracentenarie e non solo. Un cammino lungo secoli che intende trovare nuovi sentieri per proseguire questo patrimonio di tradizioni ed arti. Antonio Degl’Innocenti