
Albergo (foto di repertorio)
Firenze, 17 luglio 2022 - Un soggiorno in hotel o b&b costa a Firenze il 35,7% in più rispetto al 2021. Il record del rincaro va a Milano dove una camera all'ombra della Madonnina registra un più 71,4%. Ma il capoluogo toscano viene subito dopo, seguito da Siena, medaglia di bronzo, con +30,4% e a ruota Pisa col +24,8%.
È quanto emerge da uno studio condotto dall'Unione nazionale consumatori che ha stilato la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda i servizi di alloggio e di ristorazione, elaborando gli ultimi dati Istat relativi al mese di giugno. In generale, avverte l'Unione nazionale consumatori, alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù a giugno costano in media nazionale il 18% in più rispetto allo scorso anno.
Per ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, i divari tra le città sono meno clamorosi rispetto agli alberghi, ma sempre consistenti. La città più risparmiosa è Campobasso (0,9%), in seconda posizione la provincia di Massa-Carrara e Lodi (entrambe a +1,3%).
"È normale che quando sale la domanda i prezzi salgano - commenta Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, ma c'è un limite al comune senso del pudore oltre il quale, aumentare in questo modo i prezzi- significa volersi approfittare di un evento importante per tartassare chi vuole partecipare a quella manifestazione o trascorrere qualche giorno fuori casa", conclude.