ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

Tumori, terapia personalizzata con la biostampante 3D. “Così si riproducono i tessuti umani”

Alla Sambuca Val di Pesa Bio3DPrinting e Solid World Group hanno realizzato una macchina in grado di riprodurre veri e propri tessuti umani su cui sperimentare la terapia

Barberino Tavarnelle, 27 ottobre 2023 – Curare la malattie, anche i tumori, con una terapia esattamente tagliata su ogni singolo paziente. Da oggi è possibile grazie a Electrospider, la stampante 3D nata alla Sambuca, nel Comune di Barberino Tavarnelle, frutto della sinergia tra Università di Pisa, Bio3DPrinting guidata dall’ingegner Giovan Battista Semplici e Solid World Group che ha finanziato l’operazione.

Presentata 'Electrospider', bio-stampante in 3D che riproduce tessuti umani (Foto Jacopo Canè/Fotocronache Germogli)

Electrospider, unica al mondo, è la prima stampante in grado di generare tessuti umani mettendo insieme più materiali. Un tessuto completo, vero e proprio, che parte dalle cellule umane e le riproduce esattamente.

«L’idea nasce – spiega Giovanni Vozzi, del Centro Ricerche per la Bioingegneria e la Robotica dell’Università di Pisa – per tarare la terapia esattamente sul paziente. Oggi nella cura tumorale, per esempio, esistono quattro farmaci chemioterapici e un medico effettua un cocktail in base alla propria esperienza e ai propri studi. Ma non tutto quanto serve per curare quel tipo di tumore in quel paziente, una parte si accumula nel corpo umano e crea problemi. Con Electrospider è possibile ricostruire i tessuti dalle cellule tumorali prelevate nel paziente con la biopsia. Quindi si può andare a cercare l’esatta terapia.

Electrospider, dunque, cambia l’approccio: non si tratta di curare un tumore al fegato o al polmone, ma il tumore di Tizio». La stampante «nasce da 25 anni di ricerca – continua Vozzi – è una piattaforma che parte dalle dimensioni della cellula per arrivare a quelle reali. Un sistema per ridurre i tempi e soprattutto i costi».

La biostampante Electrospider è stata presentata oggi in anteprima mondiale presso il polo tecnologico SolidWorld Group della Sambuca. «È in grado di gestire tutti i materiali organici – ha detto Giovan Battista Semplici con un certo orgoglio e soddisfazione – ed è il primo piccolo passo per la medicina personalizzata. Lunedì questa macchina partirà per un ospedale di Milano e abbiamo creato la struttura per produrne altre».

Il piano di Solid World Group, come ha sottolineato il presidente Roberto Rizzo, ingegnere, alla guida di una realtà quotata in Borsa, 60 milioni di euro di fatturato, 14 sedi e tre stabilimenti per 300 dipendenti, «prevede di realizzare un primo lotto di 12 stampanti, una al mese. Abbiamo creduto molto in questo progetto fin da subito. La prossima stampante andrà negli Stati Uniti perché vogliamo affermarci in Italia ma anche all’estero».

Il prossimo passo sarà quello di produrre organi per i trapianti. «La macchina può farlo – ha ribadito Semplici – dobbiamo aspettare che la ricerca dei biologi ci dica come vascolarizzare un organo». Un aspetto questo importantissimo per la salute delle persone. Come ha fatto notare Vozzi, «Nel mondo c’è necessità di 6mila organi al minuto da trapiantare. Una persona su sei è in dialisi e non facile trovare reni». Anche per Alexander Peirano, dell’Ordine dei Medici di Firenze, la stampante Electrospider è importante in quanto «è un aiuto per il medico, non una sostituzione del medico», ha detto.