Truffe online, come prenotare la vacanza in sicurezza. I consigli di Polizia e Airbnb

La guida online all'e-commerce sicuro: ecco i suggerimenti pratici per evitare brutte sorprese

Airbnb (Afp)

Airbnb (Afp)

Roma, 28 giugno 2022 – Estate, tempo di vacanze e... fregature. Le prenotazioni online di viaggi e alloggi, dice il primo rapporto Censis-DeepCyber, figurano tra le cinque attività digitali che gli italiani ritengono a più alto rischio sicurezza. E in effetti lo sono. Per questo Polizia Postale e Airbnb hanno rinnovato la campagna di prevenzione per aiutare soprattutto chi si affaccia per la prima volta alle prenotazioni online a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi.

“Con l’avvicinarsi del periodo estivo il numero delle persone che prenotano ed acquistano sul web viaggi e vacanze è in costante aumento - fa presente la Polizia Postale - complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo. Purtroppo non sempre queste attività risultano immuni da rischi, cosi come rilevato dalle segnalazioni di truffa pervenute al portale della Polizia Postale www.commissariatodips.it. Talvolta si può cadere nella trappola di siti 'civetta' artatamente contraffatti o di singoli individui senza scrupoli, che pubblicizzano pacchetti vacanze a prezzi scontatissimi nascondendo vere e proprie truffe”.

“Nonostante i 6 milioni di annunci attivi disponibili a livello globale, su Airbnb i tentativi di truffa sono estremamente rari e un team di assistenza è disponibile 24 su 24 a supporto degli ospiti. La riprova è che le frodi più comuni avvengono su altri siti e il nome di Airbnb è utilizzato per adescare la potenziale vittima perché è un marchio che trasmette fiducia”, spiega Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia. “E’ importante che sia i contatti tra host e guest sia i pagamenti avvengano sempre all’interno del nostro sito o dell’applicazione, come indicato dai nostri termini di servizio. Airbnb infatti trattiene la somma al momento della prenotazione, riversandola al padrone di casa solamente 24 ore dopo l'avvenuto check in”.

Ecco le truffe più ricorrenti da cui tenersi alla larga

La trattativa internazionale Un proprietario fittizio appena trasferitosi all’estero non può accogliervi di persona. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Inizierà così a richiedere documenti (utili per costruire la sua prossima falsa identità), condividere non meno di 2-3 bozze di contratto, in un crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione, una finta fattura e una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante.

Il rimpiattino L’host ha creato un annuncio su un sito di seconda mano, o immobiliare, ma non appena chiederete informazioni vi dirà di spostarvi da un canale all’altro; ad esempio proponendovi tramite l’app ufficiale di continuare la conversazione per posta elettronica o messaggistica. Dopo alcune richieste di dettagli sul vostro arrivo, vi manderà un’altra e-mail informandovi che per un problema con l’aggiornamento del calendario l’annuncio non è al momento visibile nella ricerca (in realtà lo ha rimosso), e vi fornisce per comodità il link diretto all’annuncio sul portale, ma si tratta di un sito clone.

La proposta indecente Anche in questo caso l’host ha creato da poco tempo un annuncio, sprovvisto di recensioni ma accattivante. Il truffatore è amichevole, gentilissimo e lieto che abbiate scelto la sua casa e vi proporrà anche un bello sconto. Dunque suggerisce di annullare la prenotazione e di trattare privatamente, così da risparmiare entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, il truffatore sparirà.

I 7 consigli per non essere ingannati

1. Occhio a link condivisi via email o da altri siti. Diffidare da chi vi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari per poi portarvi su un altro portale come Airbnb. C’è il rischio che condividano un link ad un sito fasullo. Occhio alle e-mail con il logo della piattaforma: non è detto che siano autentiche. Le prenotazioni si concludono solamente dal sito o dall’app: se l’e-mail include la richiesta di un bonifico bancario, si tratta di una truffa.

2. Attenzione ai siti-clone. Per prenotare dal telefonino utilizzare l'applicazione, scaricandola dallo store ufficiale e non attraverso la navigazione internet. Dal computer, assicurarsi che le pagine non abbiano un indirizzo strano e che sia presente l'icona del lucchetto.

3.Non comunicare fuori dal sito, né via e-mail o attraverso Whatsapp e diffidare da chi propone di lasciare il portale per accordarsi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una richiesta di bonifico. In questo modo non è più possibile essere tutelati dalle garanzie della piattaforma. Restando nella chat dell’applicazione, è possibile segnalare in qualsiasi momento al servizio clienti comportamenti sospetti.

4. Leggere l’annuncio con attenzione. Un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Attenzione ad un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni.

5. Airbnb non è un’agenzia immobiliare. Diffiidare di chi dice di aver dato incarico al sito di mostrare la casa. Il sito infatti è solamente un portale di intermediazione, equidistante da host e guest.

6. Non pagare mai direttamente con bonifico. Se viene proposto di inviare una caparra, mai fidarsi: è contrario ai termini del servizio. Pagare quindi esclusivamente attraverso carta di credito sul sito e in nessun altro modo. Airbnb trattiene l’intera somma dalla carta e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dando il tempo di arrivare a destinazione e verificare che la casa sia esattamente come pubblicizzata.

7. Attenzione agli alloggi ‘esca’. Se una volta arrivati a destinazione ci viene chiesto un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario che lo ha reso momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.