Toscana, l’anno più caldo. Superate tutte le medie, piogge in calo del 30%

Le statistiche del Lamma scattano una fotografia preoccupante. Temperature oltre la norma per 10 mesi, a Firenze 41 gradi il 27 giugno. "Il quadro sta rapidamente mutando, serve un piano adeguato"

La presentazione del calendario "Dodici mesi di clima in Toscana"

La presentazione del calendario "Dodici mesi di clima in Toscana"

Firenze, 26 gennaio 2023 - Che il 2022 sia stato un anno decisamente anomalo in quanto al clima i toscani lo avevano capito molto bene. Anzi, lo hanno sperimentato sulla loro pelle con giornate di caldo torrido già in primavera e i mesi autunnali straordinariamente miti. La sensazione è ora confermata puntualmente dai dati del Consorzio Lamma presentati, ieri, nella sede dell’Istituto all’interno del Cnr a Sesto Fiorentino. Dati preoccupanti perché attestano un cambiamento climatico in atto da tempo e ora più che mai evidente. Così il 2022 è stato l’anno più caldo per la Toscana dal 1800 a oggi, con un +1,3 gradi centigradi rispetto al periodo di riferimento 1991-2020 (+1,15 in Italia) e addirittura +2,2 rispetto al 1961-1990. Le temperature sono state per dieci mesi più alte della media e solo marzo e aprile, uniche eccezioni, sono stati al di sotto.

Diverse le ondate di calore che hanno interessato nel corso dell’anno anche la Toscana con temperature eccezionali: i 41 gradi centigradi registrati a Firenze e i 40 a Prato lo scorso 27 giugno sono eloquenti. A un’estate torrida è poi seguito un autunno molto più caldo del normale culminato nell’ottobre più caldo mai osservato in Toscana e in un dicembre con un incredibile +2,7 gradi centigradi rispetto al periodo 1990-2020. "Il problema – spiega Bernardo Gozzini, direttore del Lamma – è che quando siamo in estate con 38 gradi sentiamo più il caldo ma quando a dicembre ci sono 16 gradi invece troviamo che la situazione sia piacevole. Però non è così. I dati, infatti, non sono rassicuranti, è evidente che il quadro climatico della nostra regione stia rapidamente cambiando ed è sempre più urgente che si delineino adeguati Piani di Adattamento, anche a livello locale. Il 2022 è stato un anno estremo anche per la siccità". I rilievi del Lamma per quanto riguarda le precipitazioni mostrano un 13% in meno di pioggia in Toscana rispetto agli anni precedenti ma il dato arriva al 30% nell’area Nord Ovest con l’anomalia di aree come le Apuane, zona più piovosa della Toscana e d’Italia, rimaste invece drammaticamente a secco.

A ottobre il dato più basso con un deficit del 94% mentre settembre (con lo stesso dato ma in surplus) ha permesso di salvare una situazione difficile. "La crisi climatica non è più un concetto astratto – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni – Ne abbiamo avuto una prova anche nei mesi scorsi sulla banchina del porto di Livorno dove le persone che arrivavano sulle imbarcazioni di fortuna non scappavano dalla guerra, ma dall’emergenza climatica dei loro paesi di origine. Contro questa emergenza occorre mettere in campo più scelte come stiamo facendo come Regione: dall’abbandono dei combustibili fossili alla scelta di fonti rinnovabili e sperimentazione di impianti alternativi. Cose che stiamo mettendo in atto, come gli invasi previsti in varie zone della Toscana per l’emergenza siccità".

Il Lamma ha recentemente pubblicato il calendario 2023 "12 mesi di clima in Toscana", presentato ieri, piccolo breviario sull’andamento del clima della regione e sull’impronta che sta lasciando la crisi climatica. Nel calendario ogni mese sono riportati i valori di temperatura e piogge sui 10 capoluoghi per il trentennio 1991-2020, alcuni record storici di caldo e di freddo degli ultimi 70 anni e anche gli eventi eccezionali, come la nevicata del dicembre 2010 o la tempesta di vento del marzo 2015. Sarà consegnato ai ragazzi in visita al Lamma, in biblioteca e nelle iniziative di divulgazione.