
Il mondo dell’autotrasporto stavolta si divide sulla Fi-PI-Li e sul progetto del pedaggio per i mezzi pesanti. Cna sceglie la strada della protesta. Assotir solidarizza, ma non scende in strada. Maurizio Bandecchi responsabile Assotir Toscana dice: «Massima solidarietà a chi ha deciso di attuare ora la protesta, ma crediamo più opportuno che prima si possa discutere con la Regione Toscana nel merito, un provvedimento più volte annunciato, ma che ancora non ha preso una forma compiuta».
Sabato 15 aprile i tir, con Cna, sfileranno in corteo e poi la manifestazione proseguirà con un’assemblea dei trasportatori. Il via la mattina alle 10 con ritrovo all’Interporto merci di San Miniato e sfilata di mezzi verso Empoli Est e ritorno. L’iniziativa prevede due momenti: il corteo dei mezzi lungo la superstrada, poi il ritrovo all’interporto per ribadire la contrarietà al pedaggio per i soli mezzi pensati.
È stata valutata – si apprende – anche l’importanza che questo provvedimento avrà anche per le altre regioni, perciò saranno presenti i rappresentanti di Cna Fita Nazionale. La manifestazione consisterà, appunto, in un corteo di mezzi pesanti (camion e bus), si svolgerà di sabato per non creare disagi al traffico pendolare, non entrerà in nessun centro abitato, ma transiterà nella strettissima osservanza delle regole del codice della strada.
San Miniato (Pisa), 7 aprile 2023 – «Prima mettetela a posto, poi, magari, si può pensare anche ad un pedaggio". Non ci gira intorno al boccone amaro che il mondo dell’autotrasporto non intende buttare giù, Mariano Gagliano, presidente del Trasporto merci di Cna, spiegando le ragioni della manifestazione indetta dall’associazione per sabato 15 aprile e parlando più in generale del dramma e del futuro della strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno.
Presidente, il pedaggio per i soli mezzi pesanti non siete disposti digerirlo?
"Certo che no. Una scelta politica per noi incomprensibile che colpisce la nostra categoria. Qui siamo davanti ad un caso incredibile: la Fi-Pi-Li, stando alle intenzioni della Regione, sarà l’unica strada del genere in Italia a pagamento per il solo mondo dell’autotrasporto. Ma c’è di più".
Cosa c’è?
"Guardiamo in quali condizioni versa. Guardiamo questi quasi novanta chilometri di buche, pericoli, cantieri e code. Noi non siamo contrari a priori al pedaggio. Ma diciamo: fatecela pagare dopoché l’avete messa a posto? O noi, invece, dobbiamo pagarvi il restauro di un’opera nata male e finita peggio? Non ci scordiamo che si tratta di un’opera strategica per l’economia della Toscana che nacque sotto dimensionata e che oggi lascia senza parole. Quali servizi offre e per i quali dobbiamo pagare?".

Ecco, quali?
"Sai quando entri e non sai quando esci. Questo è l’unico servizio che offre e che, permettetecelo, non ci consente di chinare la testa davanti ad un progetto del genere. Un progetto folle, che non sta in piedi".
Con i soldi del pedaggio, secondo lei, non si risolverebbero un po’ di guai?
"Non prendiamoci in giro. Pedaggio e multificio mettono appena insieme i soldi per un pochina di manutenzione ordinaria, per qualche ripresa della carreggiata nei punti che sono più critici. Per sistemare la superstrada, come dovrebbe essere, ci vogliono decine e decine di milioni di euro. Soldi che non potranno mai arrivare da pedaggi e sanzioni, siamo chiari. E’ un modo anche questo per fare cassa".
Se fosse diversamente gli autotrasportatori non avrebbero problemi a pagare?
"Certo che no. Quando prendo l’autostrada i mezzi pesanti pagano il pedaggio. Ma trovano anche servizi: trovano aree di sosta, ristoro, trovano la terza corsia che è un elemento di sicurezza. Questi sono comunque servizi e noi li paghiamo. Invece cosa troviamo sulla Fi-Pi–Li? Code, cantieri, incidenti. La protesta nasce su questa riflessione".
La manifestazione, dunque, è un modo per accedere l’attenzione su un nodo cruciale per la Toscana, che riguarda tutti, giusto?
"Assolutamente sì. Quanta vita e quanto lavoro dipendono dalla FI-Pi-Li? E quanto questa è inadeguata. La nostra protesta serve per parlare del problema a tutto tondo. Senza dimenticare che si parla tanto di fondi europei per rotonde e piste ciclabili, e della superstrada ci siamo dimenticati anche stavolta. Salvo annunciare una società in house che si occuperà di questa arteria disastrata con i pedaggi dei mezzi pesanti e con gli incassi degli autovelox".
Infine?
"Infine la manifestazione servirà per far capire che noi ci siamo, che il mondo del trasporto è pronto a confrontarsi su tutto, non solo sulla Fi-PI-Li, ma su tutti i grandi temi e sulle questioni aperte che sono necessarie per il rilancio e la valorizzazione del territorio e dell’economia".