
La visita di controllo ad uno dei bambini
Firenze, 21 aprile 2023 - Diagnosticare tempestivamente il così detto “occhio pigro” in un bambino, può significare salvargli la vista. È quanto si propone la campagna di prevenzione contro l’ambliopia promossa per il terzo anno dal Rotary Club Firenze Nord nelle scuole dell’infanzia della nostra città.
Tra gennaio e marzo 2023 due ortottiste, coordinate dall’oculista Paolo Santoro, hanno effettuato visite di controllo a circa 600 bambini di cinque anni di età, in 28 scuole materne fiorentine. Se i risultati per accertare l’eventuale ambliopia sono stati negativi per il 90% dei casi, a 69 bimbi è stata consigliata una visita oculistica più approfondita per capire le ragioni di una vista ridotta e i probabili casi di “occhio pigro” sono stati 16, pari al 3% del totale.
La cura? Niente di invasivo. Nella maggior parte dei casi basterà tenere l’occhio “buono” bendato per un po' di tempo, di modo da costringere l'altro a risvegliarsi progressivamente e riprendere la sua naturale funzione.
Nei bambini in tenera età la cosa è abbastanza facile, mentre diventa sempre più complicata dopo i 10-11 anni, se il problema viene trascurato. I risultati della campagna del Rotary Firenze Nord, presieduto da Luigi Fazzini, sono stati illustrati durante l'incontro di mercoledì scorso, alla presenza delle ortottiste Valeria Masi ed Erika Moretti.
"Dalla nascita fino ai 6 anni circa - ha spiegato Santoro - è necessaria una corretta stimolazione dell’apparato visivo. Quando esiste uno scompenso, il cervello tende a ignorare le immagini pervenute dall'occhio “pigro” e ad usufruire sempre più delle immagini migliori. Questo processo di inibizione può portare a una diminuzione visiva più o meno grave, ma sicuramente permanente che, a sviluppo conclamato, non può essere corretta in alcun modo”. Caterina Ceccuti