Sciopero Gdo, sindacati soddisfatti: “Adesione alta”. Federdistribuzione: "Disagi limitati”

I negozi della grande distribuzione si sono fermati in seguito al mancato rinnovo del contratto scaduto nel 2019

Sciopero della grande distribuzione in Toscana (foto Ansa)

Sciopero della grande distribuzione in Toscana (foto Ansa)

Firenze, 30 marzo 2024 – Sciopero della grande distribuzione in Toscana: per i sindacati la giornata sta andando bene, tant’è che si parla già di “alta adesione”. I motivi sono legati al rinnovo del contratto che è scaduto alla fine del 2019. Iniziative e presidi sono stati organizzate a Firenze, Sesto Fiorentino, Empoli, Prato, Pontedera, Pisa, Lucca, Livorno.

La protesta nasce a seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto con le imprese della Gdo aderenti a Federdistribuzione. “Ci sono reparti semi vuoti o vuoti - ha commentato Maurizio Magi, segretario generale della Filcams Cgil Firenze -. Il rinnovo del contratto c'è stato con Confcommercio, Confesercenti e con il mondo della cooperazione. Federdistribuzione è l'unica a non aver rinnovato e non è casuale: loro nascono da una scissione da Confcommercio, se sono rimasti soli è la prova che questa scissione è nata per indebolire la contrattazione in questo settore e per pretendere, in modo inaccettabile, una diminuzione dei salari e dei diritti”.

Anche il segretario Fisascat-Cisl Alessandro Gualtieri ha confermato che “l'affluenza è buona. Ci aspettiamo una riapertura della trattativa con Federdistribuzione. I lavoratori sono scoperti dal 1 gennaio del 2020, non vogliamo una rottura ma la ripresa della trattativa”. “Alcune catene di abbigliamento hanno sopperito alla carenza di personale con i tempi determinati - ha sottolineato il segretario Uiltucs Toscana Marco Conficconi - . Vedo grande partecipazione: abbiamo distribuito volantini e molte persone, informandosi sui motivi dello sciopero, non sono entrate nei negozi”.

D’altro canto Federdistribuzione fa sapere come l’adesione sarebbe assai più contenuta, tra l’8 e il 9% dei lavoratori delle aziende associate. “I disagi nei punti vendita sono limitati e non si registrano difficoltà per gli acquisti”. Federdistribuzione in una nota sottolinea anche di "non aver fatto mai mancare la disponibilità alla trattativa nelle diverse fasi che si sono succedute nei mesi precedenti e nel corso dell’ultimo incontro del 26 e 27 marzo ha dato apertura a riconoscere gli aumenti salariali espressamente richiesti dalle organizzazioni sindacali, avendo sempre ritenuto importante tutelare i lavoratori e garantire la sostenibilità per le imprese".