
Kasparov in una sfida contro il computer
Firenze, 17 febbraio 2022 - Il 17 febbraio del 1996 a Filadelfia, in Pennsylvenia, il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov alzava i pugni al cielo: aveva appena battuto il computer Deep Blue. In realtà, qualche giorno prima, esattamente il 10 febbraio, il campione aveva perso un incontro, che suonava come un campanello d’allarme: si trattava della prima sconfitta della storia di un uomo contro una macchina. Anzi, di un super campione contro un super computer. Nonostante quel passo falso, Kasparov riuscì ad aggiudicarsi altri successi portando a casa la vittoria del torneo.
L’anno dopo ci fu però la ‘rivincita’, e questa volta l’epica sfida del 1997 vide Kasparov soccombere. Il cervellone di Deep Blue intanto si era ‘allenato’ per l’occasione, o meglio, i programmatori l’avevano potenziato e non poco per portarlo al successo. Rendendolo capace di analizzare ben 200 milioni di mosse al secondo. E così, l’11 maggio di quell’anno, nel cuore di Manhattan, il più grande scacchista al mondo, venne battuto dal super computer dell’Ibm in sole 19 mosse: si chiudeva così, in maniera sorprendente, l’ultima delle sei partite di un combattutissimo torneo. La vittoria dell’Intelligenza Artificiale fu seguita da una lunga coda di polemiche: del resto solo pochi anni prima era quasi impensabile che una macchina potesse ‘ragionare’ e addirittura prevalere sulla stessa intelligenza umana da cui era stata creata.
Nei progressi dell’Intelligenza Artificiale, un fondamentale punto di svolta è data proprio dalla capacità dei computer di vincere contro gli esseri umani ai loro stessi giochi. Da quel momento queste ‘macchine’ hanno fatto passi da gigante, e la celebre vittoria contro Kasparov è stata solo la prima di una lunga serie di sfide in cui sono riuscite a prevalere sull’uomo. Cosa più sorprendente, anche in giochi decisamente meno ‘rigidi’ rispetto agli scacchi. Come ad esempio il poker che contempla – dettaglio non di poco conto - anche la possibilità del bluff. Di cui, evidentemente, sono pericolosamente capaci anche i super computer.
Nasce oggi
Michael Jordan nato il 17 febbraio 1963 a Brooklyn, New York. Ex cestista, leggenda del basket, mito vivente, tra i maggiori atleti dello sport di tutti i tempi. Ha detto: “Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. 26 volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito tante e tante altre volte. È per questo che alla fine ho vinto tutto”.