OLGA MUGNAINI
Cronaca

"Ve la racconto io Firenze" La versione di Ro, con amore

Da domani, ogni sabato, in ’Piazza della Signoria’ la rubrica di Rocio Rodriguez Giornalista e grande sportiva ha scelto di vivere qui con il marito Borja Valero

Rocio, per tutti Ro, in un’immagine che unisce due sue passioni: la corsa e Firenze

Rocio, per tutti Ro, in un’immagine che unisce due sue passioni: la corsa e Firenze

Firenze, 17 dicembre 2021 - Da Florencia con amore, la versione di Ro . Ro sta per Rocío Rodríguez, coniugata Valero, che da domani, sabato, inizierà su La Nazione la sua rubrica, attraverso la quale offrirà uno sguardo sulla città, con gli occhi di una spagnola ormai fiorentina, che qui ha deciso di vivere e crescere i suoi figli. Con un imperativo: non essere considerata Lady Valero. Difficile infatti non associarla a quella maglia viola numero 20, che suo marito, Borja Valero, ha indossato per anni nella Fiorentina, infiammando il cuore dei tifosi. Ma lei, oltre a essere moglie di un calciatore, è anche una giornalista, una donna che lavora e che rivendica la sua piena indipendenza. Bentornata Ro, perché questa decisione di vivere a Firenze? "Perché io e mio marito abbiamo capito che questa è la città perfetta in cui stare, ci siamo trovati benissimo mentre Borja giocava nella Fiorentina. Poi siamo andati a vivere a Milano perché lui giocava nell’Inter, ma adesso che ha deciso di lasciare il calcio professionistico, è qui che vogliamo stare, dove abbiamo tanti amici e dove ci sentiamo a casa". Tu sei madrilena, cosa ti piace dei fiorentini? "La loro ironia, il prenderti e il prendersi in giro. Eppoi qui a Careggi è nata Lucia, la mia bambina di 7 anni, mentre Alvaro di 11 è nato a Maiorca. Di Firenze amo la sua grande bellezza, di cui credo non mi stancherò mai". Tu dici: «Non chiamatemi Lady Valero». "Esatto, fin da bambina lotto per gridare al mondo il diritto delle donne ad essere indipendenti, non solo economicamente, ma di testa. E’ vero, anche io sono stata in casa per alcuni anni col marito che guadagnava bene, senza bisogno di lavorare. Ma rivendico il fatto di aver faticato, studiato, di essermi, come si dice, fatta il culo . In Spagna scrivevo per un giornale sportivo e adesso ho voglia di riprendere". Cosa si devono aspettare i lettori dalla tua rubrica? "Cose divertenti, uno sguardo sulla città madrileno-fiorentino. Io sono una persona solare e aperta. E cerco di esserlo anche quando scrivo, per dare alle persone un po’ di allegria". Come sono i tifosi viola? "Tosti. Questa non è una piazza facile. Qui non vogliono solo vincere, vogliono anche il bel gioco, vogliono l’anima. Ma sono anche pronti a darti la loro". Ti ha aiutato essere una giornalista sportiva? "Sì, diciamo che mi è servito per avere una visione del calcio a 360 gradi. Inoltre, non dimentichiamoci che anche io sono una tifosa, fin da bambina il mio cuore batte per il Real Madrid".