
Il Palio del Golfo a La Spezia
Firenze, 6 agosto 2023 – Il segnale chiaro che La Spezia poteva coltivare anche altre aspirazioni rispetto alla sua storia recente è arrivato alla fine del secolo scorso. Quando si pensò che la città ligure, stretta tra Genova ’capitale’ e la vicina Toscana, potesse ospitare un museo. Cultura alla Spezia, sì proprio così: il museo civico Amedeo Lia è diventato un simbolo oltre che uno scrigno di grandi opere tanto da essere ribattezzato come un piccolo Louvre.
Non solo aziende di armi, non solo nautica, non solo pesca, non solo attività statali. Ma anche altro. Da allora La Spezia ha piano piano cambiato volto sperando proprio che potesse essere anche qualcosa di diverso di quanto era stato fino ad allora. Un filo conduttore è rimasto inalterato: seppur tra le mille contraddizioni di una città che cerca di alzare la testa, di essere protagonista e definire sempre di più la sua identità, La Spezia è sempre stata accogliente. Ha assorbito l’immigrazione interna e quella giunta fuori dal Paese riuscendo a miscelare appartenenze diverse. La solidarietà non è venuta mai meno così come il senso di comunità allargata. Il Palio delle Borgate marinare che si svolge oggi alla Spezia (la 98esima edizione) rappresenta molto bene questo forte sentimento di condivisione: separati sì dalla rivalità, ma uniti dal sentirsi simbolo del Golfo, dello stare insieme nei momenti più tristi come in quelli più gioiosi. Si chiama bene comune.
Nel corso dell’ultimo trentennio la città effettivamente è cambiata, con una spinta negli ultimi anni, riuscendo a coniugare la tradizione produttiva (cantieristica nautica da primato, Oto Melara, Enel), la presenza dello Stato (Arsenale) con un rinnovamento che vede appunto nella Cultura, nel Turismo e nell’Ambiente i cavalli di battaglia nella sfida dell’attrazione di investimenti per fare più ricco il territorio. E così le proposte culturali si sono moltiplicate, sono arrivate le navi da crociera in un piano compatibile di permanenza, il legame con le Cinque Terre e con le altre perle della provincia (Lerici e Portovenere) si è fatto più forte. Per dimostrare che una città che guarda al futuro, sempre più innovativa e più verde è possibile.