ANGELA BALDI
Cronaca

Qui il primo impianto italiano per il recupero di metalli preziosi da schede elettroniche con processo idrometallurgico a ridotto impatto ambientale

Lo realizza Iren a Terranuova Bracciolini, che per l'operazione mette in pista un investimento di 5 milioni

Arezzo, 5 febbraio 2024 –  E' il primo impianto italiano per il recupero di metalli preziosi da schede elettroniche con processo idrometallurgico a ridotto impatto ambientale. Lo realizza Iren a Terranuova Bracciolini, che per l'operazione mette in pista un investimento di 5 milioni. Lo stabilimento, da 2.500 metri quadrati di superficie, dovrebbe cominciare ad accogliere i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti Raee, già al termine del 2024: dopo l'avvio dei lavori di adeguamento al capannone che lo ospiterà, "prevediamo di fare le prove di esercizio tra ottobre e novembre, per essere sostanzialmente operativi entro fine anno", spiega Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente. Nello stabilimento, che a regime avrà una capacità di trattamento di oltre 300 tonnellate di schede elettroniche l'anno, i componenti verranno sottoposti a un processo idrometallurgico che permette la separazione e l'affinazione dei metalli preziosi. Ed il processo sarà in grado di recuperare "oltre 200 chili di oro e altrettanti di argento indirizzati all'industria orafa del territorio, oltre a rame e palladio materiali fondamentali per l'industria italiana e spesso di critico approvvigionamento". L'impianto, quindi, è stato collocato in una posizione geografica tale da facilitare "possibili sinergie industriali con l'importante distretto orafo aretino", viene sottolineato da Iren. Inoltre si tratta di "un perfetto esempio di best practice per la transizione ecologica: il trattamento dei Raee che verrà applicato permette, infatti,

di ridurre il consumo energetico e di produrre una

quantità di Co2 venti volte inferiore a quella

prodotta nei processi estrattivi tradizionali".